martedì 18 maggio 2021

Sgroi - 104 - La Treccani censura "la donna"? Ma no!

 


di Salvatore Claudio Sgroi

 

        1. Le notizie dei giornali on line

Stando alle notizie di vari quotidiani on line, come quelli da noi riportati nel nostro precedente intervento -- La Treccani censura "la donna" -- la Treccani avrebbe eliminato dal suo dizionario le voci relative al termine donna, quando indicanti espressioni ed accezioni negative.

Una posizione decisamente "castrante" per un dizionario che ha la funzione di spiegare, come avevamo sottolineato, il significato delle parole (funzione "metalinguistica") e non di "dire" (o incitare a dire) parole offensive alle donne o a chicchessia.

         2. Verifica

Volendo ora verificare se le notizie riportate dai quotidiani sono attendibili, il link  <https://www.treccani.it/vocabolario/donna/> relativo alla voce dònna del Vocabolario on line della Treccani consente invero di accertare che la Treccani non opera in realtà  alcuna censura relativa al termine donna, in ossequio alla sua funzione "metalinguistica".

Il lemma in questione, sotto l'accezione "1.e" indica infatti non meno di 8 accezioni "spregiative" in altrettanti sintagmi:

"e. "Con accezioni partic.: d. di mondo, che frequenta ambienti mondani e ne conosce gli usi, gli aspetti e i difetti, in passato, cortigiana; d. pubblica, d. di strada o di giro o di marciapiede, d. di malaffare, d. di mala vita, prostituta; ha spesso lo stesso sign. anche buona d., spec. nella espressione offensiva figlio di buona d. (in altri casi, buona d. ha il senso proprio: è veramente una buona d.; in passato anche come forma allocutiva: ehi, dite, buona donna!). Di uomini, andare a donne, andare in cerca di facili avventure amorose".

Se poi si confronta la p. 178 dell'edizione cartacea del Vocabolario della lingua italiana, a cura di Aldo Duro, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. II, 1987 ci si rende facilmente conto che il testo è rimasto immutato.

(Ricordiamo en passant che il Duro fu edito negli anni 1986-87-89-91-1994, 4 voll. in 5 tomi e volumetto di Addenda, ibid. 1997, 19972 ibid. con CD-Rom; mentre la III ed. apparve a cura di Valeria Della Valle, ibid. 2008, 5 voll., senza CD-Rom, ed è l'edizione ora appunto consultabile in rete attraverso <Treccani.it.> Il Vocabolario Treccani).

 3. Addendum on line

Nell'edizione on line è stato ora aggiunto, in calce al lemma, il seguente commento, ovvero un intervento "metalinguistico":

 " In numerose espressioni consolidate nell’uso si riflette un marchio misogino che, attraverso la lingua, una cultura plurisecolare maschilista, penetrata nel senso comune, ha impresso sulla concezione della donna. Il dizionario, registrando, a scopo di documentazione, anche tali forme ed espressioni, in quanto circolanti nella lingua parlata odierna o attestate nella tradizione letteraria, ne sottolinea sempre, congiuntamente, la caratterizzazione negativa o offensiva".

Un giudizio del tutto condivisibile, ma che non ha comportato, come qualcuno magari avrebbe voluto, la eliminazione di tali voci dal dizionario, la cui funzione essenziale è, come si è detto, "metalinguistica", di spiegare cioè i significati e le connotazioni negative o positive che siano delle parole e non già di stimolare l'uso di termini o significati negativi.

 4. Sinonimi e contrari

Nell'edizione on line si indicano ancora, in calce al lemma Donna, "Sinonimi e contrari" (assenti nell'edizione cartacea), con alcune "Espressioni eufemistiche" ovvero:

 "SINONIMI E CONTRARI"

donna

/'dɔn:a/ s. f. [lat. dŏmĭna "signora, padrona", lat. volg. domna]. - 1. [essere umano adulto di sesso femminile] ≈ ‖ femmina, signora. ↔ uomo. ‖ maschio, signore. ● Espressioni: eufem., buona donna, donna da marciapiede (o di malaffare o di...)".

La scelta è invero decisamente selettiva. Senza pretendere che si indicassero i 645 lessemi semplici e complessi indicanti la 'prostituta' in un noto studio dell'italianista Edgar Radtke del 1979/1980  (Typologie des sexuell-erotischen Vokabulars des heutigen Italienisch. Studien zur Bestimmung der Wortfelder prostituta und membro virile unter besonderer Berücksichtigung der übrigen romanischen Sprachen, Tübingen, Narr), avrebbe anche potuto essere un pò più ampia.

  5. Un modello lessicografico di sinonimi e contrari

Un modello lessicografico al riguardo è certamente Il dizionario dei sinonimi e contrari con sinonimie ragionate e tavole nomenclatorie di Tullio De Mauro (Paravia 2002), che alla voce donna, segnala tra l'altro donna di malaffare, donna di vita, donna perduta, donnaccia, e sotto donna di strada indica non meno di 19 altri sinonimi, ripartiti prioritariamente tra voci di "Alto Uso" come puttana, voci di "Alta Disponibilità" come prostituta e voci "CO[muni]" note cioè a chi è almeno diplomato, comprendenti termini neutri come adescatrice, donnaccia, donna di malaffare donna di vita, donna perduta, lucciola, passeggiatrice, sgualdrina, squillo", ma anche voci "volg.[ari]" (bagascia, baldracca, battona, mignotta, troia, zoccola), voci  "scherz." (bella di notte) e voci "elev." (peripatetica).

Il lettore curioso potrà anche consultare il lemma prostituta con un più ricco inventario di sinonimi.




 

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