sabato 30 gennaio 2021

Lima lima (far)

 


Ecco un altro modo di dire quasi “sconosciuto” ma “messo in pratica” inconsciamente quando si vuol deridere una persona. Chi “fa lima lima”, dunque? La persona che vuole, per l’appunto, beffeggiare qualcuno. Benedetto Varchi, nel suo “Ercolano”, cosí spiega la locuzione: “È un modo d’uccellare (deridere, ndr) in questa maniera: Chi vuole dileggiare uno, fregando l’indice della mano destra in sull’indice della sinistra verso il viso di colui, gli dice: lima lima aggiungendovi talvolta, mocceca o moccicane, o altra parola simile, come baggea, tempione, tempie grasse, tempie sucide, benché la plebe dice sudice. Credo che con quel ‘lima lima’ si voglia dire al dileggiato, ‘rodi rodi’, ‘consumati entro te come fa la lima, buffone’ ”.

Quanto al verbo “uccellare” per deridere, ci sembra evidente il fatto che il vocabolo è stato preso, in senso metaforico, dall’originario significato del verbo: tendere insidie agli uccelli per prenderli. Di qui il significato figurato di “burlare”, “ingannare”, “canzonare”, “raggirare”, “gabbare”, “beffare”. Questo verbo, però, è bene precisarlo, è di uso esclusivamente letterario.

 

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 La parola proposta da questo portale, non lemmatizzata nei vocabolari dell'uso: sormagno. Aggettivo che sta per "enorme", "grandissimo" e simili. È composto con "sor" (super) e "magno" (grande).

Si trova nel TLIO e in alcune pubblicazioni.

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