Tutti i vocabolari consultati (GDU, Devoto-Oli, Gabrielli, Garzanti, Treccani, Sabatini Coletti, Zingarelli, DOP) attestano "tostapane" sostantivo maschile invariabile: il tostapane / i tostapane. Dissentiamo recisamente, anche se siamo consapevoli di attirarci gli strali dei linguisti di gran lunga piú autorevoli dell'estensore di queste noterelle. A nostro modo di vedere ci sono vari tipi di "apparecchi" per la tostatura del pane e varie qualità di pane*, quindi piú "tostapani". Non capiamo, quindi, per quale motivo il sostantivo in oggetto non si possa pluralizzare normalmente secondo la regola del plurale dei nomi composti. Secondo tale regola il plurale dei nomi composti di una voce verbale (tostare) e di un sostantivo maschile singolare (pane) si ottiene cambiando la desinenza del sostantivo: il passaporto/ i passaporti; il parafango/ i parafanghi; il tostapane... i tostapani. Dalla nostra parte abbiamo il vocabolario Olivetti.
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La parola
proposta da questo portale: sparnicciare. Se non cadiamo in errore, è attestata solo nel
vocabolario Palazzi (e in quello del Tommaseo-Bellini). È un verbo e un sostantivo. Come verbo sta per sparpagliare,
spargere e simili. Come sostantivo indica il rumore che fa
un'arma da fuoco, quindi cannonata, schioppettata e simili. Si trova in alcune pubblicazioni.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Dalle 8 la mobilitazione degli studenti di oltre cento gli istituti mobilitati a Roma e nel Lazio: ora per ora ecco cosa sta accadendo
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Ci piacerebbe che qualcuno ci "traducesse" il senso di questo sommario che fa bella mostra di sé nella cronaca di Roma di un "autorevole" quotidiano in rete.
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