venerdì 18 settembre 2020

«Switch off»: un inglesismo inutile per la Crusca

 


L'Accademia della Crusca ha bocciato il termine inglese switch off , adoperato dall'INPS, perché non chiaro e comprensibile da/a tutti. La prestigiosa Istituzione, "difensora" dell'italico idioma, dovrebbe bocciare tutti gli anglismi se adoperati in luogo del corrispettivo termine italiano. Gli inglesismi, insomma, solo se intraducibili nella lingua di Dante. È inammissibile, per esempio,  doversi procurare un vocabolario inglese-italiano per leggere un giornale... italiano. Dobbiamo constatare però, e con amarezza, che anche la Crusca, nata per controllare la purezza della lingua, da qualche anno si è "albionizzata". Prima che il sito dell'Accademia cambiasse la veste grafica si poteva leggere, infatti, nella pagina d'entrata : "versione inglese" e "versione italiana". Qui, la "sentenza" dell'Accademia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Meno male che qualcosa si muove! Avanti così! Che ognuno parli la propria lingua!

Un bambino italiano di sette anni può leggere il 95% delle parole italiane. Uno anglofono alla stessa età arriva al 40%.
Più parole dall'inglese vengono mischiate alla lingua italiana, più questa percentuale tenderà a equivalersi.
Se dipendesse da me, solo le parole utili, indifferentemente dalla lingua di origine, araba, cinese, russa, ecc., e adattate alle regole italiane, dovrebbe entrare a far parte della lingua italiana.

Nella comunicazione con persone anglofone da anni ormai ho cominciato ad usare parole italiane, quando queste hanno un significato più preciso se non univoco, al posto di quelle inglesi. E quando me ne chiedono il significato dico loro di consultare un dizionario Italiano-Inglese.
Invito tutti a fare altrettanto. Contrattacco con gli stessi mezzi, cari miei!


Renato P.

Anonimo ha detto...

SWITCH (off): questa è la grafia corretta.
Tiremm innanzi.
Panfilo N. (Milano)

Fausto Raso ha detto...

Grazie, cortese Panfilo N,
ho emendato.
Cordialmente
FR

Teo ha detto...

È vero che prima che il sito dell'Accademia cambiasse la veste grafica si poteva leggere, nella pagina d'entrata: "versione inglese" e "versione italiana". Ora le cose sono cambiate (probabilmente per una certa svolta neopuristica impressa dal presidente Claudio Marazzini), sicché la pagina d'apertura è solo in italiano (per ottenere quella in inglese bisogna cliccare su una piccola icona in alto a sinistra, quasi impercettibile).
Concordo su quanto lei dice a proposito degli anglismi. Ma d'altra parte mi compiaccio del fatto che quando lei scrive non arriva alle esagerazioni puristiche che ogni tanto riporta, per lo più mutuate dai repertori di Aldo Gabrielli. Infatti, in quest'ultimo intervento lei usa, GIUSTAMENTE, due francesismi pienamente adattati e acclimati: "controllare" e "constatare". Di fronte all'emergenza costituita dalla profluvie di anglicismi non adattati, sarebbe vano stigmatizzare, invece, quei francesismi pienamente assimilati alle norme fonotattiche della nostra lingua e da secoli di uso corrente.