Come abbiamo a suo tempo rilevato (intervento n. 61, Papa Francesco contro la PANDèMIA, pardon "la pandemìa" sabato 25 aprile 2020), papà Francesco una volta (il 15 aprile 2020) ha pronunciato pandèmia anziché pandemìa, che è stata peraltro la pronuncia corrente in tutte le altre successive occasioni.
La pronuncia trisillabica si spiega
facilmente come effetto dell'interferenza col nativo spagn. /pan'demia/ e
quindi, nell'ottica della teoria di E. Coseriu, si tratta come un
"errore" fonologico, proprio degli "allofoni" o
stranierofoni, nel caso specifico di un italofono-non nativo.
La stessa pronuncia pandèmia è però apparsa in bocca a due
italofoni, il che suggerisce di analizzare le diverse motivazioni (o Regole)
alla base di tali realizzazioni fonologiche.
2. Pseudo-pronuncia etimologica
greca pandèmia
Come abbiamo evidenziato nell'intervento n. 66 "Fakes news" televisive sul coronavirus" del 28 maggio 2020, Michele Mirabella nel corso del programma di RAI-3 "Tutta salute" di venerdì 15 maggio, ha creduto opportuno di intervenire sulla pronuncia della parola "pandemìa", che a suo giudizio andrebbe correttamente pronunciata (trisillabicamente) pandèmia, perché di origine greca. Riprendendo così, certamente senza saperlo, la occasionale pronuncia ispanizzante di Papa Francesco.
Come abbiamo evidenziato nell'intervento n. 66 "Fakes news" televisive sul coronavirus" del 28 maggio 2020, Michele Mirabella nel corso del programma di RAI-3 "Tutta salute" di venerdì 15 maggio, ha creduto opportuno di intervenire sulla pronuncia della parola "pandemìa", che a suo giudizio andrebbe correttamente pronunciata (trisillabicamente) pandèmia, perché di origine greca. Riprendendo così, certamente senza saperlo, la occasionale pronuncia ispanizzante di Papa Francesco.
Invero, l'etimologia di pandemìa risale al francese pandémie,
con l'accento tonico sull'ultima sillaba /pãde'mi/ trattandosi di un
franco-latinismo (cfr. intervento n. 64 del 28 aprile). E quindi la pronuncia
corretta, anche etimologicamente, è quella corrente quadrisillabica pandemìa.
Ma anche ammettendo che l'etimo sia
greco, la pronuncia del greco πανδημία s.femm., che
vale peraltro "tutto il popolo" e non già "malattia o
altro evento che interessi tutto il popolo", come documenta
qualsiasi dizionario greco, per es. il Montanari (Vocabolario della lingua greca, Loescher
II ed., a p. 1545), è una sola: ed è quella quadrisillabica. Non c'è nessuna
traccia che il termine greco possa essere pronunciato come un trisillabo.
Ritenere eventualmente che il greco πανδημία pandemìa possa anche leggersi *pandèmia, perché la vocale /a/ è
preceduta dalla /i/, sarebbe confondere tale presunta regola con la regola
scolastica (ma valida) del latino "vocalis ante vocalem corripitur",
per cui in latino si dice "philosòphĭa" e non
"philosophìa".
Giustificazioni etimologiche a parte
(erronee o meno), -- senza negare al bravo conduttore il diritto individuale della pronuncia trisillabica pandèmia,
-- rimane comunque il problema dell'attesa delusa per il grande pubblico di una
pronuncia pan-italiana che ci si attenderebbe da parte di un 'homo loquens publicus'.
Senza dire che la pandèmia mirabelliana potrebbe anche creare confusione con
l'omonimo lessema trisillabico, pandèmia, agg. letterario, questo sì
greco-latinismo, con tutt'altro significato, per es. in Venere pandemia
('prostituta'), o casa pandemia (dantescamente 'bordello'), come
indicato nell'intervento n. 61 del 25 aprile.
3. It. pandèmia: un uso ritmico
idiolettale
Dopo la pubblicazione del 25 aprile 2020 del testo di cui sopra, un caro amico e collega ci ha inviato domenica 7 giugno un video-clip sonoro, in cui era possibile sentire un giovane italiano (trentenne?), fermo a un autogrill, nell'autostrada Milano-Roma, comune di Civitella d'Agliano (VT), che rivolto ai presenti al microfono, invocando la Bibbia, sbandezzava la pronuncia trisillaba pandèmia all'interno di un sintagma (questa pandèmia).
Dopo la pubblicazione del 25 aprile 2020 del testo di cui sopra, un caro amico e collega ci ha inviato domenica 7 giugno un video-clip sonoro, in cui era possibile sentire un giovane italiano (trentenne?), fermo a un autogrill, nell'autostrada Milano-Roma, comune di Civitella d'Agliano (VT), che rivolto ai presenti al microfono, invocando la Bibbia, sbandezzava la pronuncia trisillaba pandèmia all'interno di un sintagma (questa pandèmia).
Il che creava una sequenza ritmica di due
piedi, con un trisillabo + un bisillabo: /quèsta pan./dèmia/, in luogo di
una sequenza ritmica di tre piedi bisillabi: /quèsta / pànde/mì.a/:
"[...] state vedendo quello che sta accadendo di questa pandèmia.
Questo non è niente, ve lo ripeto, del covid 19.
[...] le profezie della Bibbia, le profezie bibliche delle sacre scritture
di Satana e [...] questo mondo malvagio, questo mondo corrotto, dilaniato,
pieno di violenze, pieno di peccato. [...] Dio è spirito, dice la Bibbia,
[...]".
3.1. La pandèmia e B.-H. Lévy 2020, Il
virus che rende folli
En passant le parole dell'anonimo predicatore nell'autogrill non possono non richiamare quelle del filosofo Bernard-Henry Lévy che, ne Il virus che rende folli (tr. it. La nave di Teseo 2020), denuncia il "servilismo totale verso il virus" (p. 42). E mette sull'avviso il lettore dinanzi a chi come la "chiesa pentacostale americana", "a destra della destra", "vedeva il Covid-19 come un giudizio di dio, una resa dei conti, che puniva gli stati che hanno legalizzato l'aborto e allargato il matrimonio a tutti" (p. 43).
En passant le parole dell'anonimo predicatore nell'autogrill non possono non richiamare quelle del filosofo Bernard-Henry Lévy che, ne Il virus che rende folli (tr. it. La nave di Teseo 2020), denuncia il "servilismo totale verso il virus" (p. 42). E mette sull'avviso il lettore dinanzi a chi come la "chiesa pentacostale americana", "a destra della destra", "vedeva il Covid-19 come un giudizio di dio, una resa dei conti, che puniva gli stati che hanno legalizzato l'aborto e allargato il matrimonio a tutti" (p. 43).
4. Tre Regole alla base della pronuncia trisillabica pandèmia
Analizzando la identica pronuncia trisillabica dei nostri tre locutori, il Papa, il presentatore televisivo (Michele Mirabella) e l'anonimo predicatore, emergono alla fine tre diverse Regole sottostanti:
Analizzando la identica pronuncia trisillabica dei nostri tre locutori, il Papa, il presentatore televisivo (Michele Mirabella) e l'anonimo predicatore, emergono alla fine tre diverse Regole sottostanti:
(i) La [Regola-1] dell'interferenza
spagnola,
(ii) La [Regola-2] della pseudo-etimo-fonia
greca, e
(iii) la [Regola-3] del ritmo simmetrico
marcato del sintagma /quèsta pan./dèmia/
(due piedi: un trisillabo + un bisillabo), contrapposto come su visto al ritmo
standard della sequenza ritmica di tre piedi bisillabi: /quèsta/ pànde/mì.a/.
4.1. Due Regole della pronuncia standard quadrisillabica (pandemìa) e marcata trisillabica (pandèmia)
Confrontando invece (i) la pronuncia standard, quadrisillabica, del singolo lessema pandemìa e (ii) quella marcata trisillabica, pandèmia, emerge il loro diverso ritmo sillabico:
Confrontando invece (i) la pronuncia standard, quadrisillabica, del singolo lessema pandemìa e (ii) quella marcata trisillabica, pandèmia, emerge il loro diverso ritmo sillabico:
(i) [Regola-1] del ritmo standard del
singolo lessema quadrisillabico /,pande./mì.a/, con due piedi bisillabi:
/,pande/ e /mì.a/, e
(ii) [Regola-2] del ritmo marcato, del Lessema
trisillabico (pan.dèmia), con un
piede degenerato (cioè monosillabico pan.)
e uno bisillabico (.dèmia).
Sommario
1. Pandèmia francescana
2. Pseudo-pronuncia etimologica greca pandèmia
3. It. pandèmia: un uso ritmico
idiolettale
3.1. La pandèmia e B.-H. Lévy 2020, Il virus che rende folli
4. Tre Regole alla base della pronuncia trisillabica pandèmia
4.1. Due Regole della pronuncia standard
quadrisillabica (pandemìa) e marcata
trisillabica (pandèmia)
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