A proposito del femminile di falegname (la falegname), in "Risposte ai quesiti" dell'Accademia della Crusca si può leggere:
Questa scarsa trasparenza morfosemantica potrebbe forse portare alcuni parlanti a non riconoscere più gli elementi componenti del composto, e a considerare falegname un nome d’agente in ‑e inanalizzabile, dal quale formare un femminile in ‑a, la falegnama (l’opacizzazione del composto è testimoniata anche dal fatto che il plurale è falegnami, nonostante legname sia un nome massa che non ha plurale).
Legname sí, è un nome massa, ma si può pluralizzare normalmente (il legname / i legnami). Molti vocabolari consultati non specificano lasciando intendere, quindi, che il sostantivo in oggetto prende la regolare desinenza del plurale; altri [Gabrielli, Garzanti, "Sapere.it" (De Agostini), Dizionario Olivetti] attestano, chiaramente, la forma plurale. Il plurale legnami si trova, inoltre, in numerose pubblicazioni (passate e recenti).
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La lingua "biforcuta" della stampa
Loretta Goggi fa 70 anni: "Ora datemi un ruolo da protagonista"
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Correttamente: ruolo di. Si veda Treccani (al punto 2.a.)
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