martedì 18 settembre 2018

Si è d'accordo "su" o d'accordo "con"? Dipende...


Da "Domande e risposte" del sito Treccani:

È corretto dire "non sono d'accordo con ciò che dici"? Alcuni dicono la preposizione "con" non sia corretta.

RISPOSTA

Lei non dia retta a chi la consiglia male: si può essere d’accordo “in” (siamo d’accordo in tutto e per tutto), “con” (sono d’accordo con te [persona] ero d’accordo con ciò [cosa] che dicevano), “su” (su questo siamo tutti d’accordo?) “per” (siamo d’accordo per stasera [sottinteso: vederci, sentirci, incontrarci ecc.]).

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A nostro avviso la risposta sarebbe piú comprensibile se articolata cosí: si è d'accordo CON qualcuno; si è d'accordo SU/IN qualcosa. Sono d'accordo CON Luigi SU quanto ha detto. La preposizione "con" dell'esempio della redazione «ero d'accordo con ciò [cosa] che dicevano» non ci sembra "appropriata". D'accordo, insomma, segue la stessa norma che regola il verbo "concordare": si concorda CON qualcuno SU qualcosa. Il verbo in oggetto può essere sia transitivo sia intransitivo. Nel primo caso acquista il significato di comporre una divergenza, superare contrarietà: dopo estenuanti trattative le parti hanno concordato UN periodo di riposo. Nel secondo caso (concordare) assume l'accezione di "coincidere": le tue idee concordano (coincidono) CON le mie. Quando il suddetto verbo, però, sta per convenire, essere d'accordo si costruisce con le preposizioni SU o IN per le cose e con la preposizione CON per le persone: concordo CON te SU quanto hai esposto; concordo CON te IN tutto e per tutto.

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La parola proposta da questo portale: fengofobia. Sostantivo femminile con il quale si designa la paura, l'orrore per gli oggetti eccessivamente luminosi. È composto con le voci greche "phéggos" (luce) e "phobie" (paura, timore).


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