mercoledì 12 settembre 2018

Sbandare e sbandire


Si presti attenzione ai due verbi del titolo, ché non sono sinonimi, come alcuni, erroneamente, credono. Il primo, della prima coniugazione, può essere tanto transitivo quanto intransitivo. Usato transitivamente sta per "inclinarsi su un fianco" (dar di banda) e si dice di imbarcazioni, di veicoli o di ciclisti che, appunto, si inclinano su un fianco: la barca, per il mare agitato, sbandava. Si usa anche nella forma riflessiva con l'accezione di "uscire dai ranghi": finita l'assemblea, tutti si sbandarono. Adoperato intransitivamente e riferito a un veicolo che va un po' di qua e un po' di là richiede l'ausiliare avere: l'auto ha sbandato a causa della velocità. Il secondo, sbandire, della terza coniugazione, è la forma intensiva di bandire e significa "mandare in esilio". In alcuni tempi si coniuga inserendo l'infisso "-isc-" tra il tema e la desinenza: noi sbandiamo, essi sbandiscono. 

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Chissà per quale motivo l'autorevole DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia, al contrario degli altri vocabolari, ritiene il sostantivo vice solo maschile e non epiceno (ambigenere) e non specifica che è invariabile.

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