di Salvatore Claudio Sgroi*
Nella rubrica linguistica di "Uno
mattina in famiglia" in RAI-1 di domenica 23 è stato chiesto a Francesco
Sabatini se la frase (1) "Se sarebbe
così gentile da farci strada..." messa in bocca a due persone che si
rivolgono a una terza sia corretta, o se non si debba invece dire (2) "Se fosse così gentile da farci strada...".
Il sospetto che la frase (1) "Se sarebbe così gentile da farci strada..."
sia sbagliata dipende dal ritenere il "se" una congiunzione ipotetica.
La frase (1) incriminata implica invero in quella particolare situazione
comunicativa l'ellissi pragmatica di una frase reggente come "le
chiedo". Si tratta quindi di una dubitativa (o interrogativa indiretta o
dipendente argomentale) al condizionale con valore di futuro potenziale. Ed è quindi corretta.
Sabatini ha timidamente avanzato
l'ipotesi del "se" dubitativo
con tale ellissi ("si può sottintendere": "le chiedo"). Ma
l'ha scartata ("direi di no") in quanto gli "suona male".
Nel contempo ha anche avanzato una seconda
possibilità espressiva, la frase (2)
"Se fosse così gentile da farci
strada ...", ovvero protasi di un periodo ipotetico della possibilità, con
ellissi della principale (apodosi) per es. "saremmo contenti". E
ciò probabilmente in ossequio all'imperativo scolastico del " 'se' ipotetico + congiuntivo e non il
condizionale".
Il periodo ipotetico (2) "Se fosse così gentile da farci strada..." abbreviato con l'ellissi della principale
risulta però meno naturale, più forzato, rispetto all'enunciato col "se" dubitativo (1) "Se sarebbe così gentile da farci strada...".
Adottando poi la tattica dell'evitamento
del "se" col condizionale, Sabatini ha
suggerito un terzo periodo ipotetico: (3) "Sarebbe così gentile da farci strada se glielo chiedessi?". Dove
la principale (l'apodosi) è nel contempo interrogativa diretta, con
innalzamento del tono della voce, assente invece nella interrogativa indiretta
(1). Ma la frase (3) risulta ancora meno naturale della (2), con valore metalinguistico
più che linguistico rispetto alla (1)
In conclusione, i tre enunciati sono
tutti corretti, con diverse sfumature semantiche: richiesta naturale indiretta,
cortese, la (1) col "se" dubitativo con il condizionale; richieste più
formali, la (2) e la (3) col "se" ipotetico con il congiuntivo, più forzata
la (3) in quanto con valore più metalinguistico che comunicativo.
Qui l'intervento di Francesco Sabatini
* Docente di linguistica generale presso l'Università di Catania
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