L'errore è - come tutti sappiamo - uno sbaglio, vale a dire
uno "sviamento dal vero e dal giusto". Viene, infatti, dal verbo
errare che è pari pari il latino "errare", e vale "vagare",
"peregrinare". In senso figurato, quindi, l'errore è un "vagare
allontanandosi dal giusto, dal vero". Colui che erra, per tanto,
"svia" dalla retta... via. Interessanti i vari "tipi" di
errori secondo il Tommaseo-Bellini.
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Attenzione al plurale di "capodanno". Si veda qui.
Si presti attenzione anche ad alcuni "coniugatori di verbi" in rete. Guardate come questo coniugatore coniuga, in alcuni modi e tempi, il verbo "trasandare" (digitate il verbo sull'apposito riquadro). Ecco un esempio:
Passato remoto
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Attenzione al plurale di "capodanno". Si veda qui.
Si presti attenzione anche ad alcuni "coniugatori di verbi" in rete. Guardate come questo coniugatore coniuga, in alcuni modi e tempi, il verbo "trasandare" (digitate il verbo sull'apposito riquadro). Ecco un esempio:
Passato remoto
io trasandetti
tu trasandesti
egli trasandette
noi trasandemmo
voi trasandeste
essi trasandettero
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