Minuto, in funzione di sostantivo, indica una "piccola
quantità" e unito ai verbi "comprare", "vendere" e
simili - secondo i puristi - non richiede la preposizione articolata
"al", ma la semplice "a": comprare a minuto, vendere a minuto, vino a minuto ecc. Secondo
Pietro Fanfani , infatti, è sufficiente la semplice preposizione per denotare
la maniera come si vende. Leggiamo nel Tommaseo-Bellini: «Vendere, Comprare a minuto, vale Vendere, Comprare a poco per volta, a
libbre, a once, a braccia, ecc. M. V. 1. 57. (M.) E chi
vendesse vino a minuto, dovesse pagare de' due danari l'uno al comune. Bocc. Com. Dant. 1. 191. Il
padre di lui (d'Omero) in pubblica
taverna fu venditore di vino a minuto. G. V. 11. 91. 2. La gabella del vino si venda a minuto, pagando il
terzo fiorini 59000 [Val.] Fag. Rim. 3 253. Ne vendono a minuto a prezzi cari. T. Prov. Tosc. 107. Chi compra pane al fornaio, legna legate e vino al
minuto non fa le spese a sè ma ad altri. E 107. Chi compra a minuto, pasce i figliuoli d'altri, e affama
i suoi» . Se qualche nostro
lettore vorrà seguire i puristi e comprare qualcosa "a minuto" non
potrà, di certo, essere tacciato di "analfabetismo linguistico".
Anzi...
domenica 8 gennaio 2017
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