mercoledì 16 marzo 2011

«Dare il sapone»


Roberto uscí dal colloquio con il primo dirigente dell’ufficio personale con gli occhi stralunati, era sconvolto, fuori di sé: non riusciva a capire il motivo per il quale non era stato assunto nonostante avesse “strabiliato” - con la sua preparazione professionale - i componenti l’ufficio assunzioni. Non riusciva a darsi pace, aveva un urgente bisogno di lavorare per mantenere la famiglia, composta da moglie e cinque figli. Strada facendo si ricordò di una frase che gli disse un amico qualche giorno prima del colloquio, frase che lí per lí non afferrò: «Quando sarai convocato dal dirigente non dimenticare di portare con te un po’ di sapone, ti sarà utile al momento opportuno». All’improvviso ne “afferrò” tutta la sua “portata”: era un modo di dire per far capire che avrebbe dovuto fare un “pensierino” al primo dirigente.
“Dare il sapone” significa, infatti, offrire regalie, dare generose ricompense a chi esercita un ufficio per ottenere un trattamento di favore. Significa, insomma, per parlare fuor di metafora, “corrompere qualcuno”. Puccio Lamoni, nelle note al “Malmantile racquistato (un poema burlesco) cosí spiega la locuzione: «Come nell’insaponare una carrucola o una ruota si facilita il veicolo, e si fa che non strida». Cosí, potremmo dire, “insaponando” una persona si facilita la nostra... richiesta.

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Indifferente

Se apriamo un qualunque vocabolario alla voce “indifferente”, possiamo leggere: « • agg.
1 Che non suscita particolare interesse o simpatia: un tipo di bellezza che mi lascia i. non i., che importa, che è degno di considerazione: somma non i. essere i., seguito da frase soggettiva, essere equivalente, uguale: che tu resti o esca per me è i.
2 Che non si lascia coinvolgere emotivamente SIN apatico, impassibile: persona i. per natura; che non si lascia influenzare da qlco. SIN insensibile: restare i. alle critiche, alle lusinghe
3 Imparziale: arbitro i.; parere i.
s.m. e f. Persona priva di interessi, apatica fare l'i., ostentare imperturbabilità quando invece si è commossi
avv. indifferentemente, senza che faccia differenza» (Sabatini Coletti in rete).
A nostro modo di vedere molto spesso si adopera in modo improprio dando al termine un significato che non ha: importante, ragguardevole, rilevante, non trascurabile, non da poco e simili. Non diremo, per esempio, “ho dovuto affrontare una spesa non indifferente”, ma, correttamente, “una spesa notevole, ragguardevole, rilevante” e simili. Indifferente non significa, infatti, “che non interessa”? E una spesa notevole interessa, eccome! Non tutti i vocabolari, però, sono del nostro avviso. Ma tant'è.

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