Il Prof. Giuseppe Patota ha completato le sue dodici lezioni di “Italiano in pillole”. Si possono ascoltare (e vedere) cliccando qui.
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"Essere in vena di..."
Tutti conosciamo questo modo di dire che significa "essere nelle condizioni migliori per fare una cosa"; essere, quindi, ben disposti. Sembra che l'espressione risalga al linguaggio dei sanitari di un tempo. Quando questi, visitando il malato, avvertivano che la vena (o meglio, l'arteria) pulsava in modo regolare dicevano che il paziente "era in buona vena" e ciò era considerato un ottimo segno che faceva sperare bene; era un "segnale", insomma, di buona disposizione dell'organismo a riacquistare le perfette condizioni. Dal linguaggio prettamente medico l'espressione è passata nel linguaggio comune, in senso metaforico, e si adopera per dire di trovarsi nelle migliori condizioni di spirito per affrontare una determinata faccenda.
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Cortese Dott. Raso,
volevo chiedere un suo autorevole parere in merito a questa espressione letta su un giornale: "Per le signore, l'accessorio protagonista sono le scarpe con tacchi a spillo rigorosamente di 12 cm".
Secondo me la corretta dizione è: "L'accessorio protagonista è la scarpa con tacco a spillo rigorosamente di 12 cm."
Può sciogliere questo dubbio?
La ringrazio anticipatamente e le faccio i complimenti per il suo illuminante blog.
Resi
(Località omessa)
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Gentile blogghista, con il predicato nominale (cioè il verbo essere seguito da un sostantivo) l'accordo si può fare tanto con il soggetto (accessorio) quanto con il sostantivo di riferimento. Sono corrette, per tanto, sia la frase del giornale sia la frase proposta da lei. È solo questione di gusti stilistici personali.
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