di Salvatore Claudio Sgroi
1. Evento televisivo
Nella trasmissione (bisettimanale) di RAI-1 di domenica 23 nov. 8h35, “Pronto soccorso linguistico" del programma “Unomattina in famiglia”, il presidente dell’Accademia della Crusca, Paolo D’Achille, a un quesito sulla grafia del sintagma <qualcun(’) altro> con o senza apostrofo, ha risposto che la forma corretta è <qualcun altro> senz’apostrofo perché qualcuno è formato da “qualche + uno”, e uno dinanzi a vocale non comporta l’apostrofo (trattandosi di troncamento) es. un amico, diversamente dal femm. una (un’amica). Stessa analisi nel caso di nessun altro. Il criterio alla base della norma corretto/sbagliato è quindi etimologico e implicitamente (cfr. più avanti) che si tratta della grafia maggioritaria.
2. Elisione vs troncamento
La grafia con apostrofo (giudicata scorretta) si spiega perché il parlante invero percepisce qualcuno (e nessuno) come un’unica parola e quindi nel sintagma <QUALCUN ALTRO> attiva l’elisione (cancellazione della vocale /o/ dinanzi a vocale). E non si tratta di troncamento perché nessuno dice *qualcun felice” ma “qualcuno felice”.
Nel caso invece di UN ALTRO si tratta di troncamento (cancellazione della vocale /o/ dinanzi a consonante) perché nessuno dice *uno ragazzo, *uno uomo, ma un ragazzo, un uomo, mentre nel caso di UN’ALTRA si tratta di elisione (es. una ragazza, un’altra).
La grafia senz’apostrofo <qualcun altro> si spiega a sua volta col fatto che nell’uso letterario toscano si diceva <qualcun di noi> con troncamento.
3. Qualcun altro (senz’apostrofo): grafia letteraria e dominante
Rispetto alla grafia non apostrofata <qualcun altro>, la variante apostrofata <qualcun'altro> è invece decisamente minoritaria (cfr. i precedenti interventi n. 60 “Perché <qualcun altro> sì, ma <qualcun'altro> no?”, domenica 19 aprile 2020; n. 177 “Qualcun altro” sì, ma “qualcun’altro” (con apostrofo) perché no?”, lunedì 22 aprile 2024; n. 131 “Regole, norme ed eccezioni, a proposito dell’apostrofo”, lunedì 6 giugno 2022).
Stando alla BIZ [Biblioteca Italiana Zanichelli] 2010, ricca di quasi 1000 titoli della letteratura italiana nell'arco di 8 secoli la stringa <qualcun altro> appare in 71 documenti.
Nel Primo Tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento di T. De Mauro ben 114 sono occorrenze di <qualcun altro> in 47 opere di romanzieri del Premio Strega dal 1947 al 2006, con un solo es. di <qualcun'altro> in Stanislao Nievo 1987:
"qualcun’altro poteva intervenire con grave pregiudizio di chi aveva fatto il primo passo" (Le isole del paradiso, p. 46).
4. Qualcun’altro (con apostrofo) in “Google libri ricerca avanzata” (2000-2025)
In “Google libri ricerca avanzata" nel periodo 2000-2025, solo 20 sono gli ess. con l'apostrofo, giusto i seguenti:
(i) 2001 : “sentiti da qualcun'altro, ossia che qualcun’altro abbia delle sensazioni che effettivamente localizza lì” (“Rivista di estetica”, vol. 41, Edizioni 16-18, p. 81; in altri due ess. pp. 17, 78 senza apostrofo).
(ii) Ludovico Gatto 2002: “qualcuno provocherà una ferita alla testa di qualcun’altro” (Il Medioevo nelle sue fonti, Monduzzi, p. 135, con due altri ess. senza apostrofo pp. 69, 134)
(iii-vi) Giulio Cesare Giacobbe 2004, 2012: “...qualcun'altro il problema del proprio ben’essere e della propria felicità. Dipende sempre da qualcun’altro, il bambino dipende sempre da qualcun’altro. Non importa chi sia quel qualcun'altro, ma una cosa è certa: deve essere sempre lo stesso e deve stare sempre a sua disposizione” (Alla ricerca delle coccole perdute. Una psicologia rivoluzionaria per il single e la coppia, Ponte alle Grazie).
(vii) Claudio Azzara, Stefano Gasparri 2005: "Se qualcuno presta semplicemente una sua arma ad un altro e quello che l'ha ricevuta fa del male a qualcun’altro con essa [...]" (Le leggi dei Longobardi. Storia, memoria e diritto di un popolo germanico, La Storia, p. 91; con due ess. peraltro senza apostrofo pp. 27 e 61).
(viii-ix) Silvano Calvetto 2006: “qualcun’altro si dedica principalmente alle attività di interesse collettivo”; “qualcuno sceglie la Resistenza armata, qualcun’altro la collaborazione con l’occupante” (L'educatore Pietro: il commissario politico come figura, Tirrenia Stampatori, pp. 66, 86).
(x-xi) Luciano Ballabio, Giorgio Fabbri, Francesco Senese 2010: "Qualcuno sussurra a bocca chiusa Eine kleine Nachtmusik di Wolfang Amadeus Mozart e qualcun’altro Time dei Pink Floyd, qualcuno l'attacco delle Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi e qualcun’altro When The Saints Go Marching In di Louis Armstrong" (Come un'orchestra. Fare musica insieme per crescere insieme, Milano, FrancoAngeli-Le Comete, p. 223).
(xii-xiii) Charles Dickens 2011: "Dopo di ciò, quel giorno, sul volto di Luisa s'aprì un sorriso per qualcun’altro diverso dal fratello. Qualcun'altro, ahimè!" (Tempi difficili, Newton, trad. integr.).
(xiv) Judy Weiser 2013 (orig. canadese 1999): "È probabile che questo genere di commenti suoni familiare a chiunque abbia mai provato a scattare una fotografia a qualcun'altro" (FotoTerapia. Tecniche e strumenti per la clinica e gli interventi sul campo, FrancoAngeli, p. 227; ma poco dopo un es. senz'apostrofo).
(xv-xvi) Fabio Celvini 2014 II ed. : "Lì incontri qualcun'altro e riparti dopo il caffè e la sigaretta. All'uscita dell'autostrada trovi qualcun’altro ed il rombo dei motori si fa ancora più forte" (Malato di Moto. Scritti evolutivi del motociclista anormale, cap. 15).
(xvii-xviii) Luca Clun 2014: "Se questa cosa qualcun’altro può farla, allora puoi farla anche tu? (La Fisica del Cambiamento, Bruno Editore, con un secondo es.).
(xix) Nieves García Bautista 2015: "Entrambi erano d'accordo che era normale conoscere altre persone e perfino innamorarsi, ma in quel momento a nessuno dei due sembrava possibile riuscire ad amare qualcun'altro" (L'amore profuma di caffè, on line).
(xx) Aeadem: "Doveva riconoscere che l'idea che Cayetana s'innamorasse di qualcun’altro non gli piaceva" (ibid.).
5. Grafia univerbata <qualcunaltro>
Colpisce poi per la sua rarità la grafia univerbata di Italo Calvino 1950 <qualcunaltro> nel citato Primo Tesoro:
"qualcunaltro che veniva a dire qualcosa, qualcosa che spiegasse" (Ultimo viene il corvo, p. 99).
Analoga occorrenza era stata peraltro anticipata da Carlo Dossi 1868:
"Ogni uomo è il guancialino da spilli di qualcunaltro" (L'altrieri, Panche di scuola, 4, cpv 20, BIZ).
6. Tre <norme ortografiche>
In conclusione, possiamo distinguere tre diverse <Norme ortografiche> (tutte corrette) per il sintagma fonologico /qualcun altro/:
<Norma ortografica-1> con apostrofo da elisione: <qualcun'altro>, erroneamente giudicata errata perché minoritaria, ma invero corretta, perché presente in scritti di autori colti.
<Norma ortografica-2> senz'apostrofo da troncamento toscano letterario: <qualcun altro>, la sola riconosciuta come corretta nella lessicografia, e maggioritaria in scritti di autori colti.
<Norma ortografica-3> univerbata da elisione: <qualcunaltro>, letteraria e rara.
SOMMARIO
1. Evento televisivo
2. Elisione vs troncamento
3. Qualcun altro (senz’apostrofo): grafia letteraria e dominante
4. Qualcun’altro (con apostrofo) in “Google libri ricerca avanzata” (2000-2025)
5. Grafia univerbata <qualcunaltro>
6. Tre <norme ortografiche>
Altre pubblicazioni di Salvatore Claudio Sgroi:
Per una grammatica ‘laica’. Esercizi di analisi linguistica dalla parte del parlante, Torino, Utet 2010
Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria, Firenze, Cesati 2013
Dove va il congiuntivo? Ovvero il congiuntivo da nove punti di vista, Torino, Utet 2013
Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana 2016
Maestri della linguistica otto-novecentesca, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017
Maestri della linguistica italiana, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017
Saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018
(As)saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018
Gli Errori ovvero le Verità nascoste, Palermo, CSFLS 2019
Dal Coronavirus al Covid-19. Storia di un lessico virale, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2020
Saggi scelti di morfologia lessicale, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]
Saggi di morfologia teorica e applicata, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]
La lingua italiana del terzo millennio tra regole norme ed errori, pres. di Claudio Marazzini, Torino, UTET, 2024
Il Papa è infallibile. Lo dice la grammatica, pres. di Francesco Coniglione, Firenze, Accademia della Crusca 2025
Le parole di papa Francesco. E le prime parole di papa Leone XIV, ed. Libreria Universitaria, 2025
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)

1 commento:
Ottimo intervento del Prof. Sgroi. Al solito, sullo sfondo, c'è l'Accademia della crusca che non ha ancora deciso cosa vuol fare da grande. Da anni mi chiedo (e chiedo), ma la Crusca che rapporto ha con la lingua italiana? Vuole descriverla o normarla? Non ha ancora deciso!
I giudizi espressi di volta in volta dai sui (stimatissimi, sia chiaro) rappresentanti ondeggiano tra l'una e l'altra filosofia a seconda di come si sono svegliati quella mattina. Il problema è anche di chi li legge, però. L'italofono medio, semicolto o anche colto, assorbendo quei dotti consigli o non avrà capito molto oppure (più probabile) avrà capito quello che gli piace capire (ad esempio che esiste una norma italiana fissa come il catechismo di santa romana ecclesia). Insomma, quand'è che la Crusca deciderà se vuole essere un ente scientifico oppure uno ecclesiastico?
La Crusca continua a presentare come uniche forme corrette grafie che sono sì maggioritarie, ma non esclusive, né obbligatorie secondo la tradizione letteraria e la documentazione d’uso. E questo, sul piano scientifico, mi sembra un problema non da poco.
Nel frattempo, io scrivo qual'è e qualcun'altro, per aderenza alle regole generali di elisione e troncamento. E scrivo anche pò con l'accento. La versione tronca puzza di manoscritto del '600. La versione accentata, invece, è moderna ed elegante. Guardatela: Pò. Sembra disegnata da Pininfarina!
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