di Salvatore Claudio Sgroi
1. Il congiuntivo in Svizzera
Nell’articolo “Alternanza obbligata” [indic. e cong.] apparso nel “Corriere del Ticino” di sabato 8 novembre 2025, p. 21, lo storico della lingua padovano Michele A. Cortelazzo si è soffermato sull’uso dell’indicativo al posto del congiuntivo, sulla opacità morfologica del cong. spesso non distinto dall’indic. (per es. tu mangi, mangiamo, mangiate), sulla diversa “distribuzione geografica” della diffusione dell’indic. in luogo del cong., maggiore nel centro-sud rispetto al Nord e alla Toscana.
2. Opposizione semantica “indic. vs cong.”
Cortelazzo ha ricordato un recente saggio dello svizzero Giovanni Bruno “Il congiuntivo modus non gratus negli atti normativi?” in “LeGes” 36, 2025, 2 (anche in rete) sottolineando che – se l’indicativo può alternare in quanto modo informale con il congiuntivo modo formale, ma semanticamente equivalente (es. ritengo che lui ha/abbia ragione) – “ci sono contesti nei quali l’uso dell’uno o dell’altro modo non è semanticamente indifferente”. Ha quindi ripreso due frasi riportate da Bruno:
(1).. «Il consiglio di amministrazione è composto di 11 esperti del ramo che garantiscano un’attività irreprensibile», dove il cong. indica un “possesso [che] va verificato”, rispetto all’indic. «Il consiglio di amministrazione è composto di 11 esperti del ramo che garantiscono un’attività irreprensibile», il cui possesso è “realizza[to] automaticamente” data la presenza dell’indic.
(2).. «Il veterinario cantonale è tenuto a cercare apicoltori che accettino di utilizzare Apinella”, ovvero “apicoltori disponibili a usare «Apinella»”, rispetto all’indic. «Il veterinario cantonale è tenuto a cercare apicoltori che accettano di utilizzare Apinella», ovvero “apicoltori che già usano quel sistema”.
3. Opposizione semantica non modale
Le due frasi all’indic. e al cong. potrebbero invero essere percepite come semanticamente equivalenti, con una differenza puramente stilistica dell’indic. formale e del cong. informale, come da noi sostenuto in Dove va il congiuntivo? (Utet 2013, pp. 70-71) per frasi analoghe con il relativo “che”.
Se si vuole tuttavia riconoscere una loro opposizione semantica, una spiegazione teoricamente più coerente con la distinzione fondamentale tra “cong. modo a-semantico” e “indic. modo semantico”, suggerisce tuttavia di attribuire la distinzione semantica non al modo, ma al pronome “che” col valore consecutivo di ‘tale che’ (+ cong.) in “11 esperti del ramo che [‘tali che’ ] garantiscano un’attività irreprensibile” rispetto al “che” relativo ‘il quale’ (+ indic.) in “11 esperti del ramo che [‘i quali’] garantiscono un’attività irreprensibile”.
La differenza tra il che consecutivo e il che relativo è analoga al duplice valore della cong. perché finale ‘affinché’ (+ cong’) e perché causale ‘dal momento che’ (+ indic.), ess. ti avverto perché (‘affinché) tu ci vada e ti avverto perché (‘dal momento che’) tu ci vai.
Sommario
1. Il congiuntivo in Svizzera
2. Opposizione semantica “indic. vs cong.”
3. Opposizione semantica non modale
Altre pubblicazioni di Salvatore Claudio Sgroi:
Per una grammatica ‘laica’. Esercizi di analisi linguistica dalla parte del parlante, Torino, Utet 2010
Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria, Firenze, Cesati 2013
Dove va il congiuntivo? Ovvero il congiuntivo da nove punti di vista, Torino, Utet 2013
Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana 2016
Maestri della linguistica otto-novecentesca, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017
Maestri della linguistica italiana, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017
Saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018
(As)saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018
Gli Errori ovvero le Verità nascoste, Palermo, CSFLS 2019
Dal Coronavirus al Covid-19. Storia di un lessico virale, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2020
Saggi scelti di morfologia lessicale, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]
Saggi di morfologia teorica e applicata, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]
La lingua italiana del terzo millennio tra regole norme ed errori, pres. di Claudio Marazzini, Torino, UTET, 2024
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