di Salvatore Claudio Sgroi
1. L’evento editoriale
La riedizione della classica Grammatica italiana (Utet 1988, Garzanti 1997, Utet 2025, a c. di G. Patota) del compianto Luca Serianni (1947-2022) in collaborazione con Alberto Castelvecchi, è stata l’occasione per una elegante e acuta recensione di Stefano Telve apparsa il 7 novembre (pp. 5) nella rubrica Italiano a c. di Silverio Novelli della Treccani.
2. Hausbuch
S. Telve ha così opportunamente ricordato le parole dell’italianista tedesco Harro Stammerjohann che nel 1989 così si esprimeva riguardo alla I ediz. della Grammatica serianniana:
“Grazie alla sua leggibilità, alle sue illustrazioni, all’appendice con testi esemplari e commenti linguistici così come ad un dettagliato ‘indice dei fenomeni e delle forme notevoli’, la grammatica di Serianni potrebbe diventare ciò che in tedesco si chiama un Hausbuch, ‘un libro da tenere in casa’”.
Parole così commentate da S. Telve:
“il volume di Serianni potrebbe diventare quello che i francesi chiamano livre de chevet, cioè ‘libro da comodino’ o meglio ‘libro preferito, da riaprire e consultare all’occorrenza’. Insomma, qualcosa da cui è difficile separarsi”.
2.1. Livre de chevet vs Hausbuch
Se l’espressione francese livre de chevet è ben nota in italiano, registrata com’è nei dizionari, per es. nel De Mauro (2000): “loc.s.m.inv. ES fr. libro prediletto, che si tiene sempre a portata di mano”, datata 1957, con l’etimo “fr. livre de chevet propr. ‘libro da capezzale’”, lo stesso non può dirsi del composto Hausbuch, che manca in tutti i dizionari italiani, nonché nel settoriale T. De Mauro-M. Mancini (2000), Dizionario delle parole straniere nella lingua italiana.
2.2. Hausbuch in inglese
Il termine in italiano è altresì assente in “Google Libri Ricerca Avanzata”, dove invece appaiono alcuni ess. in inglese, per es.
Smithsonian Institution 1955: “HAUSBUCH MASTER Painter and engraver. Known by this name from his drawings in the so called ‘Hausbuch’ in the collection of the Princes of Waldburg - Wolfegg (Würtemberg)” (German Drawings: Masterpieces from Five Centuries, p. 15).
Rijksmuseum (\Netherlands), Karel G. Boon 1978 : “Also called the Master of the ‘Hausbuch' , possibly identical with Erhard Reuwich, who came from Utrecht and worked in Mainz after 1484” (Netherlandish Drawings of the Fifteenth and Sixteenth Centuries, Government Pub. Office, p. 4).
Peraltro il tedeschismo manca nell’Oxford English Dictionary on line e nel Merriam-Webster’s Collegiate Dictionary 200311 e nell’edizione online.
Stando a AI Overview, “The term ‘Hausbuch’ does not appear in an English-language dictionary like the online version of Merriam-Webster's Collegiate Dictionary. The dictionary primarily contains English words and phrases, and ‘Hausbuch’ is a German term.
Language barrier: ‘Hausbuch’ is a German word that does not have an English equivalent, and therefore is not included in the English dictionary.
Meaning of ‘Hausbuch’: The German word can be translated as ‘household book’ or ‘home book’, ‘referring to a book of household accounts, a family chronicle, or a book containing recipes or other family-related information.’”.
2.3. Traducenti italiani di Hausbuch
Stando ad AI Overview, “hausbuch non si usa in italiano; è una parola tedesca che si traduce con ‘libro dei conti’ o ‘libro spese’ per indicare un registro di entrate e uscite domestiche. L'equivalente italiano corretto è ‘libro spese’ o ‘libro dei conti di casa’”.
Invece Il Nuovo dizionario di Tedesco di Luisa Giacoma – Susanne Kolb (20092) indica come traducente “registro degli inquilini di un condominio”. Una lacuna quindi della lessicografia bilingue ted.-it. che dovrà aggiornarsi al riguardo.
Sommario
1. L’evento editoriale
2. Hausbuch
2.1. Livre de chevet vs Hausbuch
2.2. Hausbuch in inglese
2.3. Traducenti italiani di Hausbuch
Altre pubblicazioni di Salvatore Claudio Sgroi:
Per una grammatica ‘laica’. Esercizi di analisi linguistica dalla parte del parlante, Torino, Utet 2010
Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria, Firenze, Cesati 2013
Dove va il congiuntivo? Ovvero il congiuntivo da nove punti di vista, Torino, Utet 2013
Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana 2016
Maestri della linguistica otto-novecentesca, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017
Maestri della linguistica italiana, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2017
Saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018
(As)saggi di grammatica 'laica', Alessandria, Edizioni dell'Orso 2018
Gli Errori ovvero le Verità nascoste, Palermo, CSFLS 2019
Dal Coronavirus al Covid-19. Storia di un lessico virale, Alessandria, Edizioni dell'Orso 2020
Saggi scelti di morfologia lessicale, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]
Saggi di morfologia teorica e applicata, Roma, Il Calamo 2021 [ma 2022]
La lingua italiana del terzo millennio tra regole norme ed errori, pres. di Claudio Marazzini, Torino, UTET, 2024
Il Papa è infallibile. Lo dice la grammatica, pres. di Franco Coniglione, Firenze, Accademia della Crusca 2025

Nessun commento:
Posta un commento