domenica 26 giugno 2022

Sul verbo dovere

 


Gentile dott. Raso, il caso ha voluto che mi imbattessi nel suo sito, che ho trovato interessantissimo e  subito messo tra i preferiti (guai a mio figlio se lo elimina per dare maggiore spazio ai suoi giochi elettronici). Ne approfitto per porle un quesito al quale non ho saputo trovare una risposta. Perché il presente indicativo del verbo "dovere" è io devo o debbo e non "io dovo"? Da donare non si ha "io dono"? Da parlare non si ha "io parlo"? La radice del verbo dovere non è "dov-"? Quella di donare non è "don-"? E quella di parlare non è "parl-"? Alle suddette radici aggiungiamo le varie desinenze del presente indicativo (io don/o; io parl/o). Perché con il verbo dovere non è così? Grato se avrò il piacere di una sua cortese risposta.

Manlio T. (Ascoli Piceno)

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Cortese amico, il verbo dovere è tratto dal verbo latino "debere" e in alcuni modi e tempi conserva la radice latina "deb", mutando la "b" in "v". In particolare il suddetto verbo ha due radici: una 'latina' "dev-", l'altra 'italiana' "dov-" (o "dobb-").  Nel corso della coniugazione, in alcuni tempi e modi, prende la radice "dev-" se questa è tonica, vale a dire se  vi cade l'accento tonico: io devo, tu devi, egli deve, essi devono (noi dobbiamo, voi dovete). C'è anche un'altra radice "debb-" che sia alterna a "dev-" nella prima e nella sesta persona del presente indicativo e nella prima, seconda, terza e sesta del presente congiuntivo. Spero di essere stato chiaro e esaustivo.

Presente indicativo

  • io devo/debbo
  • tu devi
  • lei/lui deve
  • noi dobbiamo
  • voi dovete
  • loro devono/debbono

Presente congiuntivo

  • che io debba, deva
  • che tu debba, deva
  • che egli debba, deva
  • che noi dobbiamo
  • che voi dobbiate
  • che essi debbano, devano


 

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