Per la spiegazione dell’espressione «mettere i puntini sulle (o sugli) i», che come tutti sappiamo (o dovremmo sapere) si adopera quando si intende chiarire un concetto in modo che non possano sorgere equivoci, rasentando quasi la pedanteria occorre ripercorrere, sia pure sommariamente, la storia della nostra lingua.
L’uso di mettere il puntino sulla i, dunque, risale al secolo XIV,
soprattutto quando si adottarono i caratteri gotici, e fu introdotto al fine di
evitare che l’asticina (cioè la i) si fondesse con il segno
precedente o successivo (specie nei manoscritti), in modo particolare in
presenza di una u: giuoco.
All’inizio non era proprio un puntino ma un accento tirato da destra a sinistra
poi, con il trascorrere del tempo, per comodità, tale segno grafico si è
trasformato in un punto.
Si provi a scrivere a mano e in modo elementare la su
menzionata parola (giuoco) senza mettere il puntino sulla i e
ci si renderà conto della necessità – per la chiara comprensione – di questo
orpello grafico.
Poiché all’inizio questo punteggiar l’asta della vocale i parve
una meticolosità esagerata, una pedanteria, i nostri vicini d'oltr'Alpe coniarono
il detto «mettere i puntini sugli/sulle i».
In senso figurato, quindi e come dicevamo all’inizio, si adopera questa locuzione
allorché si vuol mettere bene in evidenza la pignoleria, la pedanteria di una
persona.
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Le persone che non "masticano" bene la lingua
italiana non sanno come regolarsi per formare il plurale di
"cartamoneta". I vocabolari non aiutano, anzi...
Su nove vocabolari "spulciati" solo sei concordano (ma a nostro
avviso contravvenendo alle norme che regolano la formazione del plurale dei
nomi composti). Il solo plurale "corretto" - a nostro modo di vedere
- è cartamonete, perché essendo un sostantivo composto di due
nomi dello stesso genere nella forma plurale cambia la desinenza del secondo
sostantivo. Vediamo, ora, il "verdetto" dei vocabolari consultati.
GRADIT: cartemoneta; Devoto-Oli: cartemonete; Sabatini
Coletti: cartemonete; Treccani: cartemonete;
Zingarelli: solo singolare; Gabrielli: solo singolare;
Garzanti: cartemonete; De Agostini: cartemonete; Sandron: cartemonete. Purtroppo
non è piú possibile accedere al DOP, Dizionario di Ortografia e di Pronunzia
(occorre l'autorizzazione, ma non si sa a chi richiederla...).
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La lingua "biforcuta" della stampa
L’INTELLIGENCE
Propaganda filo-russa, Gabrielli sul report: “Nessun dossieraggio”
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Lo capiranno (i "massinforma") prima o poi che i prefissi e i prefissoidi si scrivono "attaccati" alla parola che segue? Correttamente: filorussa.
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COREA DEL NORD
Per la prima volta una donna nominata ministro degli Esteri
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Ministra, in buona lingua.
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ASIAGO
Il commerciante già multato insiste: "Cercasi commesse diciottenni libere da impegni familiari"
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Correttamente: cercansi (o si cercano). Non è un "si impersonale", ma "passivante". Sarebbe bastato che avessero "copiato" il cartello sottostante (che hanno pubblicato) per evitare questo strafalcione (ma un dubbio ci attanaglia: avessero pensato che 'cercansi' è/sia forma scorretta?):
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Diretta Rilasciati primi passaporti russi nel sud occupato. Governatore Severodonetsk: "L' Azot è ancora sotto controllo ucraino"
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In buona lingua: Sud (s "maiuscolata"). Si tratta di un'area geografica.
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico,
quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)
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