di Salvatore Claudio Sgroi
A parte la frequenza impressionante in TV e nei media, da un mese a questa
parte in seguito alla guerra scatenata dalla Russia di Vladimir Putin, del
toponimo <Ucraina>, con
l'etnico <ucraino> (agg. e
s.m.), <ucraina>, <ucraine>, <ucraini>
(agg. e s.m.pl.), variamenti pronunciati piani, quadrisillabi /U.cra.ì.na/ ecc., etimologicamente, o
trisillabi /U.cràj.na/, ecc., con
preferenza del dittongo discendente rispetto allo iato, una certa frequenza d'uso
ha caratterizzato anche il toponimo <Istambul>,
<Istanbul> , pronunciato ora
sdrucciolo /Ìstambul/ ora più frequentemente piano /Istàmbul/, in bocca per es.
a Enrico Mentana ne "la 7".
2. Qual'è la pronuncia
corretta?
Al solito, il parlante si può chiedere quale delle due pronunce sia quella
normativamente corretta.
La mia risposta -- laica -- è che si tratta di due varianti entrambe
corrette perché in bocca a parlanti colti.
La consultazione di un repertorio come quello di Luciano Canepari (Zanichelli 2000), Dizionario di pronuncia italiana (DIPi) fornisce anzi, oltre
alle grafie <Istambul> e <Istanbul> entrambe corrette, ben tre
pronunce con diversi giudizi "di pronuncia neutra":
(i) quella sdrucciola: /'istambul/, "moderna: la più consigliabile".
(ii) quella tronca /istam-'bul/ "tradizionale",
"la più consigliata un tempo" e
(iii) quella piana /is'tambul/ "intenzionale",
"per fare sfoggio".
2.1. La pronuncia
sdrucciola
Devo dire che la mia pronuncia istintiva e 'naturale' è quella "moderna",
sdrucciola /'istambul/, che non mi è sembrato di sentire in TV, assente come quella
tronca /istam-'bul/, sfavorita anche graficamente dalla mancanza del
segnaccento su /ùl/, obbligatorio in italiano nelle parole tronche per es. /città, ahimè, perché, Forlì, virtù/.
3. Le Regole alla base
delle pronunce piana, sdrucciola e tronca
Quali le regole alla base delle suddette pronunce?
3.1. La [Regola 1] strutturale
(ed etimologica) alla base della pronuncia piana /Istàmbul/
Come è noto, riguardo alla posizione dell'accento tonico, in italiano prevalgono
le parole piane, rispetto alle tronche, alle sdrucciole, alle bisdrucciole (per
es. àbitano), alle trisdrucciole
(per. es. òccupatene) o alle quadrisdrucciole
(per es. fàbbricamicelo).
Come chiarisce qualunque manuale di fonologia, per es. quello di G. Marotta
- L. Vanelli (Fonologia e prosodia
dell'italiano, Carocci 2021, pp. 183-86), o di M. Nespor (Fonologia, il Mulino 1993, p. 166 n. 17),
nelle parole polisillabiche derivate dal latino, [Regola-1]1] se la penultima sillaba è "pesante" (ovvero chiusa da una
consonante), la parola è piana, ess. /ri.tàr.do/, /in.còn.tro/, /ca.pèl.lo/,
impossibili essendo /*rì.tar.do/, /*ìn.con.tro/, /*cà.pel.lo/.
La pronuncia piana /Istàmbul/ sembra quindi generata dalla [Regola 1] strutturale dell'italiano, ma
è a un tempo, come informa il DOP, Diz.
di ortogr. e di pronunzia (ERI 19892), anche la pronuncia
etimologica del "turco istànbul".
3.2. La [Regola 2] alla
base della pronuncia sdrucciola /Ìstambul/
Le poche eccezioni rispetto alla [[Regola-1] ] sono toponimi quali /Tàranto,
Òtranto, Lèpanto, Lèvanto/, o prestiti quali /àrista, pòlizza, màndorla/, o ancora toponimi stranieri quali Ìstanbul, Àmsterdam, si precisa nei
citati manuali.
Come spiegare allora tale pronuncia sdrucciola /Ìstambul/, che non è quella piana, strutturale ed etimologica?
Una scorsa al Merriam-Webster's
collegiate dictionary(200311) nella sezione dei
"Geographical Names" consente di accertare per il lemma <Is.tan.bul>,
ortografato anche <Is.tam.bul>, una duplice accentazione:
(a) tronca /,is-tən-'bül/ con varianti riguardanti l'accento secondario e
il timbro vocalico: /is-,tan-'bül/, /is-,tän-'bül/,/is-,tan-'bul/, e
(b) sdrucciola /'is-ten-,bül/, mentre non è indicata in anglo-americano la
pronuncia etimologica piana del turco.
Sembra quindi più che ragionevole, [Regola-2],
attribuire la pronuncia sdrucciola in italiano di /Ìstambul/ alla mediazione dell'anglo-americano.
3.3. La [Regola 3] alla
base della pronuncia tronca /Istambùl/
Quella tronca in anglo-americano e in italiano, sembra invece da ricondurre
alla mediazione del francese /Istã'bul/, lingua, com'è noto, tipicamente ad
accento fisso sull'ultima sillaba.
4. La duplice pronuncia
e grafia nel DOP (19892)
Per ritornare al DOP 1989,
accanto al lemma < Istambul> graficamente
"italianizzato Istambul" cui viene fatta corrispondere la pronuncia
tronca [istambùl], è lemmatizzata anche la variante grafica sdrucciola <Ìstanbul>,
entrambe le grafie e le fonie implicitamente giudicate corrette.
4.1. La triplice
pronuncia nel DOP on line
Notevolmente diverso normativamente e contenutisticamente è invece al
riguardo il DOP on line, Dizionario multimediale e plurilingue
d'ortografia e di pronunzia.
Per il lemma Istambul si indicano infatti tre pronunce: piana e tronca
corrette e sdrucciola giudicata errata: "[istàmbul o istambùl, non
ìs-]" con rinvio alla variante (grafica) Istanbul.
Il DOP aggiunge inoltre riferimenti
del toponimo in altre lingue (neogreco, inglese, tedesco, francese e spagnolo)
con pronuncia tronca tranne che in tedesco:
5. <Istanbul/Istambul> e i (neo)puristi
Quanto all'accoglienza del nostro toponimo
da parte dei (neo)puristi, c'è chi indica solo la pronuncia piana (Gabrielli
1965 e Novelli 2014), o la tronca (Messina 1983) e condanna la sdrucciola
(Messina), e la grafia italianizzata <Istambul>
(Novelli).
Il Dizionario
linguistico moderno di Aldo Gabrielli (19655) lemmatizza il
piano <Istànbul> "n. pr.
g. f.".
G.L. Messina nel suo Dizionario dei neologismi, dei barbarismi e delle sigle (Angelo
Signorelli 1983) registra il tronco <Istanbúl>
con l'avvertenza che la "pron. con l'accento sulla i (*) è sbagliata"; l'asterisco, come avverte lo stesso A.,
"contrassegna le parole o le locuzioni biasimate dai puristi e i vocaboli
stranieri che non hanno ragione di essere nella nostra lingua" (p. xvi).
S. Novelli in Si dice? Non si dice? Dipende (Laterza 2014) contrappone il piano
(corretto) allo sdrucciolo (sconfitto, minoritario): "Istànbul contro Ìstanbul" (p. 15), constatando la
"Vittoria, inaspettata, ammettetelo, ma netta -- di Istànbul, con l'accentazione originaria", i.e. etimologica,
turca.
Quanto alla grafia, condanna l'adattamento
grafico: "Mi raccomando di scrivere Istanbul
con la n, no con la m (*Istambul)"
(ibid.).
5.1 Una terza variante grafo-fonica <Instanbul/Instambul>
Lo stesso S. Novelli (2014) prende altresì
le distanze da una terza variante grafo-fonica:
"Mi raccomando di scrivere [...] con
un'unica n al posto giusto e non ficcata
anche all'inizio (*Instanbul o *Instambul)" (ibid.).
Una variante grafo-fonica, quest'ultima --
<Instanbul>, <Instambul> -- creata sul modello, o
per attrazione, di ess. come <i(n)stabile>,
<i(n)stallare>, <i(n)stallazione>, <i(n)stanza>, <i(n)staurare>, <i(n)staurato>,
<i(n)stauratore>, <i(n)staurazione>, <i(n)sterilire>, <i(n)stigare>, <i(n)stigatore>, <i(n)stigazione>, <i(n)stillare>, <i(n)stillato>, <i(n)stillazione>, <i(n)stituendo>, <i(n)stituire>, <i(n)stituito>, <i(n)stitutore>, <i(n)stradare>, <i(n)stradato>, <i(n)stradamento>, <i(n)struire>, <i(n)strutto>, <i(n)struzione>, <i(n)stupidire>, <i(n)stupidito>.
Quanto alla diffusione in testi colti di
tale variante, Google ricerca avanzata consente di reperire non pochi ess., tra
cui:
Giovanni
Pettinato·1977 "Grazie alla liberalità delle Autorità Turche
ed in special modo della Direzione dei Musei Archeologici di Instanbul, in due missioni di studio
effettuate nel 1974 e 1975 ho potuto approntare le translitterazioni dei testi
economici provenienti da Lagaš" (Testi
economici di Lagaš del Museo di Instanbul, Multigrafica Editrice, p. 5)
Maria Grazia
Tolomeo, Paola Sega
Serra 2012 "Principali esposizioni collettive dal 1995: 1995 Instambul Biennale; “Transculture” e
“Campo”, Biennale di Venezia. [...] 1997 Instambul
Biennale" (La coscienza luccicante: Dalla
videoarte all’arte interattiva, Gangemi
ed. p. 138).
Franco Bello
2020 "Fusum Eczaibasi (Instambul),
creatore della Biennale di Instambul e della Instambul Modern" (La mission pedagogica del Museo moderno,
ed. Youcanprint).
6. Storia ed etimo di <Istanbul>
Il Deonomasticon
italicum di Wolfgang Schweickard (Niemeyer 2007, vol. II) alla voce <Instanbul>, non si sofferma sul
problema dell'accentazione, ma data le varianti <Istambul> 1831 e <Istanbul>
1933, e ricorda che il nome <Istanbul>
come capitale dell'impero ottomano fu assunto nel 1760. In precedenza, la città
fondata nel 660 a.C. dai megaresi fu indicata col nome di <Bisanzio>, e successivamente nel sec.
IV con l'impero romano fu denominata <Costantinopoli>.
Col De Mauro, ricorda che gli
"abitanti di Istanbul" sono indicati come <stambulani> o <stambulesi>,
l'agg. risalendo al 1925. Schweickard riporta non poche varianti aferizzate,
ora in disuso, per es. <Stambol>
(1533), la più antica, <Stamboul>
1764c. ecc. E menziona come possibile etimologia "forse corruzione [i] del
gr. eis tèn pòlin 'in città'"
oppure [ii] "della variante Islam-bul
'città dell'Islam' ".
Sommario
1. L'evento mediatico
2. Qual'è la pronuncia
corretta?
2.1. La pronuncia sdrucciola
3. Le Regole alla base
delle pronunce piana, sdrucciola e tronca
3.1. La [Regola 1] strutturale
(ed etimologica) alla base della pronuncia piana /Istàmbul/
3.2. La [Regola 2] alla
base della pronuncia sdrucciola /Ìstambul/
3.3. La [Regola 3] alla
base della pronuncia tronca /Istambùl/
4. La duplice pronuncia
e grafia nel DOP (19892)
4.1. La triplice
pronuncia nel DOP on line
5. <Istanbul/Istambul> e
i (neo)puristi
5.1 Una terza variante grafo-fonica
<Instanbul/Instambul>
6. Storia
ed etimo di <Istanbul>
(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico,
quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)
1 commento:
Molto interessante.
Ringrazio e saluto cordialmente
Vittorio Pepe
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