venerdì 12 novembre 2021

Ti fidanzi? Allora ti... fidi


 
Sì, proprio così: chi si fidanza si fida. E per conoscere il perché occorre prendere il discorso alla lontana e rifarsi — come avviene spesso per le questioni di lingua — all'idioma dei nostri antenati: il latino.

Dobbiamo risalire, infatti, al participio passato del verbo latino 'spondere' (promettere solennemente),' sponsus'. Lo sponsus e la sponsa (il promesso e la promessa) erano, quindi, coloro che promettevano solennemente di unirsi in matrimonio tra loro. Nell'antica Roma la formula rituale che gli innamorati si scambiavano all'atto del fidanzamento era: 'spondesne? '(prometti?); alla quale si rispondeva: 'spondeo' (prometto).
Il cerimoniale della promessa di matrimonio prevedeva anche che ciascuno dei promessi infilasse nel dito dell'altro un anello, elemento di una catena spirituale, come segno tangibile di fede/fiducia reciproca; da questa cerimonia  proviene  anche il nome di fede che si dà all'anello nuziale. E siamo, così, giunti al... fidanzamento.
Fede nella lingua dei nostri antenati (latini) si diceva 'fides', da questo termine si coniò 'fidentia' (fidanza, fiducia) e di qui i vocaboli italiani fidanzarsi, fidanzati, fidanzamento. Il fidanzamento, per tanto, si può definire un atto di fiducia tra due giovani.

***

Forse pochi sanno che la meretrice è cosí denominata perché "merita una ricompensa" (per le sue prestazioni). Gli scherzi dell'etimologia. L'origine è, infatti, il verbo latino "merere" (meritare, guadagnare). Da questo verbo sono "nati" anche la "merenda" (piccolo pasto che si deve meritare), il "merito" e l' "emerito".

***

La lingua "biforcuta" della stampa

McDonald’s assume 40 persone nel torinese

------------------

Correttamente: Torinese, con la "t" maiuscola, perché indica un'area geografica (il territorio della provincia di Torino).

 

(L'immagine è ripresa dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víola i diritti d'autore scrivetemi: sarà prontamente rimossa)

 



Nessun commento: