di Salvatore Claudio Sgroi
1. Le notizie dei giornali on line
Stando alle notizie di vari quotidiani on line,
come quelli da noi riportati nel nostro precedente intervento -- La Treccani
censura "la donna" -- la Treccani avrebbe eliminato dal suo
dizionario le voci relative al termine donna,
quando indicanti espressioni ed accezioni negative.
Una posizione decisamente "castrante"
per un dizionario che ha la funzione di spiegare, come avevamo sottolineato, il
significato delle parole (funzione "metalinguistica") e non di
"dire" (o incitare a dire) parole offensive alle donne o a
chicchessia.
2. Verifica
Volendo ora verificare se le notizie riportate
dai quotidiani sono attendibili, il link
<https://www.treccani.it/vocabolario/donna/> relativo alla voce dònna del Vocabolario on line della Treccani consente invero di accertare che
la Treccani non opera in realtà alcuna
censura relativa al termine donna, in
ossequio alla sua funzione "metalinguistica".
Il lemma in questione, sotto l'accezione "1.e"
indica infatti non meno di 8 accezioni "spregiative" in altrettanti
sintagmi:
"e. "Con accezioni
partic.: d. di mondo, che frequenta ambienti mondani e ne conosce
gli usi, gli aspetti e i difetti, in passato, cortigiana; d. pubblica,
d. di strada o di giro o di marciapiede, d. di
malaffare, d. di mala vita, prostituta; ha spesso lo stesso
sign. anche buona d., spec. nella espressione offensiva figlio di
buona d. (in altri casi, buona d. ha il senso proprio: è
veramente una buona d.; in passato anche come forma allocutiva: ehi,
dite, buona donna!). Di uomini, andare a donne, andare in
cerca di facili avventure amorose".
Se poi si confronta la p. 178 dell'edizione cartacea del Vocabolario
della lingua italiana,
a cura di Aldo Duro, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, vol. II, 1987 ci si rende facilmente conto che il testo è rimasto
immutato.
(Ricordiamo en passant che il Duro fu edito negli anni 1986-87-89-91-1994, 4
voll. in 5 tomi e volumetto di Addenda,
ibid. 1997, 19972 ibid. con
CD-Rom; mentre la III ed. apparve a cura di Valeria Della Valle, ibid. 2008, 5 voll., senza CD-Rom, ed è
l'edizione ora appunto consultabile in rete attraverso <Treccani.it.> Il Vocabolario Treccani).
3.
Addendum on line
Nell'edizione on line è
stato ora aggiunto, in calce al lemma, il seguente commento, ovvero un
intervento "metalinguistico":
"◆ In numerose espressioni consolidate
nell’uso si riflette un marchio misogino che, attraverso la lingua, una cultura
plurisecolare maschilista, penetrata nel senso comune, ha impresso sulla
concezione della donna. Il dizionario, registrando, a scopo di documentazione,
anche tali forme ed espressioni, in quanto circolanti nella lingua parlata
odierna o attestate nella tradizione letteraria, ne sottolinea sempre,
congiuntamente, la caratterizzazione negativa o offensiva".
Un giudizio del tutto
condivisibile, ma che non ha comportato, come qualcuno magari avrebbe voluto,
la eliminazione di tali voci dal dizionario, la cui funzione essenziale è, come
si è detto, "metalinguistica", di spiegare cioè i significati e le
connotazioni negative o positive che siano delle parole e non già di stimolare
l'uso di termini o significati negativi.
4. Sinonimi e contrari
Nell'edizione on line si
indicano ancora, in calce al lemma Donna,
"Sinonimi e contrari" (assenti nell'edizione cartacea), con alcune
"Espressioni eufemistiche" ovvero:
"SINONIMI E CONTRARI"
donna
/'dɔn:a/ s. f. [lat. dŏmĭna "signora,
padrona", lat. volg. domna]. - 1. [essere umano adulto di sesso femminile]
≈ ‖ femmina, signora. ↔ uomo. ‖ maschio, signore. ● Espressioni: eufem., buona
donna, donna da marciapiede (o di malaffare o di...)".
La
scelta è invero decisamente selettiva. Senza pretendere che si indicassero i
645 lessemi semplici e complessi indicanti la 'prostituta' in un noto studio
dell'italianista Edgar Radtke del 1979/1980 (Typologie
des sexuell-erotischen Vokabulars des heutigen Italienisch. Studien zur
Bestimmung der Wortfelder prostituta und membro virile unter
besonderer Berücksichtigung der übrigen romanischen Sprachen, Tübingen,
Narr), avrebbe anche potuto essere un pò più ampia.
5. Un modello lessicografico di sinonimi e contrari
Un modello lessicografico al riguardo è certamente Il dizionario dei sinonimi e contrari con
sinonimie ragionate e tavole nomenclatorie di Tullio De Mauro (Paravia
2002), che alla voce donna, segnala
tra l'altro donna di malaffare, donna di
vita, donna perduta, donnaccia, e sotto
donna di strada indica non meno di 19 altri sinonimi, ripartiti
prioritariamente tra voci di "Alto Uso" come puttana, voci di "Alta Disponibilità" come prostituta e voci "CO[muni]"
note cioè a chi è almeno diplomato, comprendenti termini neutri come adescatrice, donnaccia, donna di malaffare
donna di vita, donna perduta, lucciola, passeggiatrice, sgualdrina, squillo",
ma anche voci "volg.[ari]" (bagascia,
baldracca, battona, mignotta, troia, zoccola), voci "scherz." (bella di notte) e voci "elev." (peripatetica).
Il lettore curioso potrà anche consultare il lemma prostituta con un più ricco inventario
di sinonimi.