Qual è il plurale di "battiloro" (l'operaio che un tempo lavorava ["batteva" con un martello] i metalli preziosi riducendoli in sottili lamine; oggi ci sono macchine apposite)? Stando alla "legge grammaticale" il plurale corretto è "battilori". Ma non tutti i vocabolari concordano: alcuni danno il sostantivo invariato; altri invece lo pluralizzano. Sono per l'invariabilità il GDU, il Devoto-Oli, il Garzanti, il Treccani, il Sabatini Coletti, lo Zingarelli e l'Olivetti. Il Gabrielli e il Palazzi non specificano (sottintendono, quindi, la variabilità), il DOP riporta chiaramente, plurale "-ri". Poiché la "maggioranza ha sempre ragione" dovremmo lasciare il predetto lemma invariato: il battiloro / i battiloro. Chi scrive non è di questo avviso e segue le indicazioni dei tre vocabolari su menzionati, ma soprattutto la norma grammaticale secondo la quale i nomi composti di un verbo (battere) e di un sostantivo maschile singolare (oro) si pluralizzano normalmente: il passaporto / i passaporti; il parafulmine / i parafulmini; il battiloro... i battilori. Il plurale "corretto", battilori, si trova nel Tommaseo-Bellini ed è anche immortalato qui.
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La parola proposta da questo portale, non lemmatizzata nei vocabolari dell'uso: catagrafe. Sostantivo femminile, di provenienza greca, sta per "(pittura, immagine) di profilo".
2 commenti:
C'è una parola simile, mettiloro, affine a doratore e indoratore, credo. Lei, dottor Raso, la definisce variabile o invariabile?
Renato P.
Variabile. È lo stesso caso di battiloro.
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