Saremo "scomunicati" dai linguisti "ufficiali" se leggeranno quanto stiamo per scrivere, ma siamo convinti della bontà della nostra tesi. I vocabolari dell'uso lemmatizzano i sostantivi "soddisfazione" e "soddisfacimento" l'uno sinonimo dell'altro. A ben vedere ─ secondo il modesto parere di chi scrive ─ i due lessemi hanno sfumature semantiche diverse: "soddisfazione" si riferisce a cose spirituali, "soddisfacimento" a cose materiali. La prova del nove della giustezza della nostra tesi si può evincere da questi esempi: Giovanni ha avuto una bella soddisfazione classificandosi primo al concorso; Luigi ha portato a compimento il soddisfacimento del debito. Se nella prima frase sostituiamo "soddisfazione" con "soddisfacimento" l'enunciato "zoppica". E a proposito di soddisfacimento, non capiamo per quale motivo il suo "alter ego", "soddisfamento", venga/viene snobbato dai dizionari quando è immortalato in varie pubblicazioni.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Firenze
Concorsopoli a
Medicina: dal rettore dell'università ai dg di Meyer e Careggi, ecco chi sono i
nomi finiti nell'inchiesta
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In buona lingua italiana, non in "cispadanese": ecco i nomi di coloro finiti nell'inchiesta. (Forse volevano dire, "interpretando" il loro pensiero: ecco chi sono coloro finiti nell'inchiesta).
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Rai1, Oggi è un altro
giorno: le voci dei cantanti poco prima dall'esibizione
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Non vale neanche la pena di spenderci due parole di commento...
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