Probabilmente molte persone, tra coloro che ci onorano della loro attenzione, si imbattono per la prima volta in questo termine perché i sacri testi lo ignorano o quasi. I grammatici, dunque, chiamano accidente (o modificazione flessionale) il cambiamento morfologico cui sono soggette le cinque parti variabili del discorso (articolo, nome, aggettivo, pronome e verbo). Vediamo qualche esempio. Per quanto attiene al verbo il tema varia secondo il modo (indicativo, congiuntivo, condizionale, infinito), il tempo (presente, passato, futuro), la persona (prima, seconda, terza ecc.) e il numero (singolare, plurale). Il nome o sostantivo ha due principali accidenti: il genere (maschile, femminile) e il numero (singolare, plurale).
E a proposito di accidente, è bene ricordare ai soliti "soloni della lingua" che questo termine si può adoperare benissimo come sinonimo
di incidente: l'accidente ferroviario
avvenuto sulla linea Cosenza-Catanzaro.
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La parola proposta da questo portale e lemmatizzata ─ se non cadiamo in errore ─ solo nel dizionario Olivetti: nugoleto. Sostantivo maschile con il quale si indica un'atmosfera "pesante" (in senso figurato). Si trova in alcune pubblicazioni.
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Procurare
Ancora un verbo - a nostro modo di vedere -
adoperato, molto spesso, impropriamente e con l’avallo di buona parte dei
vocabolari. Stiamo parlando del verbo procurare, il cui significato proprio è
“ottenere”, “fare avere”, “procacciare” e simili: ti procurerò il denaro
necessario per il viaggio. Alcuni lo adoperano dandogli un significato che,
ripetiamo, a nostro avviso non ha: “causare”, “provocare”, “arrecare”,
“cagionare” e simili. Si legge, spesso, sulla stampa: «L’alluvione ha procurato
ingenti danni al tetto», oppure «L’ansia gli ha procurato intere notti in
bianco». In casi del genere i verbi appropriati si possono scegliere tra quelli
su menzionati, vale a dire “arrecare”, “provocare”, “causare” ecc.
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La lingua "biforcuta" della stampa
DUBAI
In volo col
parapendio sopra la fontana più grande del mondo
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Può esistere una fontana "piú grande del mondo"? Correttamente: piú grande al mondo.
1 commento:
Dottor Raso, come sempre Lei mi stupisce e al contempo mi delizia con le Sue delucidazioni sulla nostra amata lingua. In special modo quando riporta alla luce, come una vanga che rivolta le zolle, le parole che sono lì e che aspettano solo di essere usate all'uopo.
Renato P.
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