giovedì 16 aprile 2020

Sgroi - 58 - 1. Pro e contro l'etimo anglicizzante/latinizzante del "DANTEDÌ"


di Salvatore Claudio Sgroi

              1. Un 'boomerang'?
Un gruppo di colleghi e amici (glottologi-linguisti, storici della lingua, filologi, letterati, non-linguisti) hanno variamente reagito al nostro intervento-saggio n. 51 su Il "Dantedì": neologismo latinizzante o anglicizzante? (sabato 28 marzo) da angolazioni diverse, un'opportunità su cui ci piace qui riflettere.

1.1. La data: il 25 marzo? due letterati
Innanzi tutto, due letterati hanno variamente 'contestato' la scelta del 25 marzo.
Il primo letterato si è espresso in maniera energica:
(L1-i) "Io non ho accolto con consenso l'idea della giornata dantesca legata al giorno presunto di inizio dell'«altro viaggio» [...] perché è altrettanto forte l'ipotesi che Dante abbia pensato all'8 aprile" e  "perché non aspettare la data della morte?" (i.e. 13/14 settembre).
Il secondo letterato invece in maniera più 'soft':
(L2-ii) "E' stata scelta la data  del 25 marzo perché in questa data (siamo poi così sicuri?) si pensa che sia iniziato il viaggio di Dante nell'aldilà nella Commedia".

2. Dantedì: "creazione artificiale", "spiritosa", "poco interessante" 
Entrando poi nello specifico dell'analisi, ci ha lasciato un pò stupiti la risposta scettica di un agguerritissimo collega (glottologo-linguista) che ha sottovalutato la creatività linguistica 'onomaturgica' di questo tipo di composti, in quanto "artificiale" e giudicato "spiritoso" e "poco interessante":
(G1-i) "creazioni artificiali di questo tipo sono più o meno spiritose, ma linguisticamente poco interessanti".

3. Un calco semantico-strutturale sull'inglese (del '900)
Sintetizzando l'analisi prospettata nell'intervento n. 51 del 28 marzo, ricordiamo che il composto neologico Dantedì apparentemente endogeno, cioè neoformazione (graficamente e fonologicamente) italiana, si configura in realtà, data la sua struttura sintattica "determinante + Determinato", come calco semantico-strutturale su una lingua germanica, qual'è l'inglese, ovvero un calco strutturale di Dante-day (documentato in un art. di P. Di Stefano del 3 febbraio 2018).
La presenza del Dantedì costituisce peraltro la tappa finale di una trafila di precedenti fasi di questo tipo di composti:
Fase-1) Prestiti-importazioni di composti inglesi, come D-Day 1987, shopping day 1990, open day 1992, election day 1996, boxing day 1998, euro day 1998, Bingo-day 2001, e-day 2001, immigration-day 2001, no-tax day 2004, ecc.
Fase-2) Neoformazioni anglicizzanti "Nome italiano + -Day" (per alcuni "pseudoanglicismi") ess. Veltroni Day 1996, referendum day 1999, Batistuta-day 2000, Papa-day, PapaDay 2000, Stival day 2000, Barrichello Day 2001, Padania day 2001, Sofia-Day 2001, W day 'Walter (Veltroni) day' 2001, Codino-day 2002, tangenziale day 2002, Fiabaday s.m. 2003, 2004, risparmiatori-day 2004, risparmio day 2004, clic day 2007, V-Day 'Veltroni day' 2007, W-day 'Walter Veltroni day' 2007, ecc.
Fase-3) Neoformazione anglicizzante "Nome italiano + -Day": Dante-day (3 febbraio 2018, P. Di Stefano).
Fase-4) Calco sulla neoformazione anglicizzante "Nome italiano + -Di": Dantedì (F. Sabatini telef. ante 3 febb. 2018, e P. Di Stefano 3 febb. 2018).
Possiamo anzi ora precisare che il Dantedì è stato preceduto nel 2013 dal composto il Verdidì 'il dì di Verdi':.
"il Verdidì, organizzato a Messina nel 2013", segnalatoci da un amico-storico della lingua (S-4):

TORRENOVA (ME) –Convocato per questa sera di verdidì 31 maggio 2013, alle ore 19.30, presso l'aula consiliare del palazzo di Città " (Il 9 luglio Rigoletto live da Taormina, "La tua informazione 24 ore su 24. - TN24 Notizie", www.tn24.net, p. 314 di 431).
E non mancano altri ess. "co-etanei" di Dantedì, quali il VerdeDì 'il giorno del verde':
: "Verdedì: tutte le campagne di possibile per l’ambiente" (titolo in "Ambiente e EnergiaQuaderni, ).
(ii) Annalisa Corrado 28 dicembre 2018: "Oggi? Oggi è  #VerdeDì! Il giorno che vogliamo dedicare all'ambiente e all'ecologia ogni settimana, perché non è vero che nessuno ne parla e perché c'è un gran bisogno di farlo, sempre più, con determinazione e spingendo assieme per rompere il muro di gomma che da soli non riusciamo a bucare" (https://www.facebook.com/CorradoAnnalisa/videos/1942275926080004/?video_source=permalink)
(iii) Annalisa Corrado 29 marzo 2019: "Oggi è #VerdeDì, e da poco, con il grande e meraviglioso successo dello “sciopero per il clima” del 15 marzo scorso, abbiamo scoperto di vivere in un Paese di ecologisti" (https://www.facebook.com/CorradoAnnalisa/posts/316765259031665/.
E la variante il VerdiDì 'il giorno dei Verdi ecologisti':
(iv) Ecologisti del Ticino venerdì 15 febbraio 2019: "VerdiDì ogni Venerdì, per il clima, per l'ambiente" (http://ecocivicilombardia.blogspot.com/2019/02/verdidi-ogni-venerdi-per-il-clima-per.html).

3.1. Calco semantico-strutturale sui latinismi del '200-'300
Questa analisi si differenzia da quella di Francesco Sabatini, peraltro onomaturgo del composto Dantedì, che lui ha rivendicato come calco sui latinismi lunedì, ecc. e recisamente negato come calco sull'inglese Dante-day proposto da Paolo Di Stefano. Una rivendicazione che pecca, si potrebbe dire, di un “purismo sovranista”, quando si appella ai casuali e secondari latinismi per negare l’evidente calco inglese.

4. Schieramenti: dalla parte del calco inglese o dalla parte del calco latino?
Con riferimento alle due analisi, le reazioni dei nostri interlocutori sono state diverse e diversamente argomentate.

    4.1. Calco semantico-strutturale sull'inglese
Dalla parte dell'ipotesi del calco semantico-strutturale dell'inglese, si sono dichiarati due filologi (F-1, F-2):
(i) "A mio avviso, la tua ricostruzione è convincente ma non so se convincerà gli storici della lingua evocati".
(ii) "hai evidentemente ragione".
Uno storico della lingua (S-1):
(iii) "di sicuro su Dantedì si esercita il modello di Dante day".
Un secondo storico della lingua (S-2):
(iv) "Cmq Dantedì non può essere spacciata come parola italiana sul modello di lunedì ecc., perché (qui ti aspettavo, essendo la FP una tua specialità) l'ordine dei componenti non è italiano ("dì di Dante" - perchè non "giorno dantesco"?) ma è pseudo-latino, in realtà inglese, appunto a scimmiottare D-day.".
Un terzo storico della lingua (S-3):
(v) "Credo che tu abbia ragione nel delineare quel percorso. Però la creazione di Sabatini mantiene il significato che lui le voleva attribuire, di 'reazione' al rischio di un ennesimo anglismo anche per il giorno di Dante. In sostanza, un rapporto dialettico non è un rapporto di filiazione.
Comunque bello e acuto".
Un quarto storico della lingua (S-4), non si è dichiarato ma ci ha segnalato, come sopra detto, un prezioso precedente del calco inglese: il verdidì:
(vi) "a completamento della tua ricca documentazione, ti invio questo link, che parla di un 'verdidì' organizzato in quel di Messina nel 2013".
Due non-linguisti (N-1, N-2):
(vii) "grazie anche per questo bellissimo articolo, che chiarisce perfettamente la struttura anglicizzante di Dantedì".
(viii) "articolo ineccepibile e molto interessante come al solito".

4.1.1. L'inglese con sullo sfondo il latino
La presenza dell'inglese è stata riconosciuta senza dimenticare, come dire, sullo sfondo il latino, dallo stesso letterato di cui sopra (L2):
(ix) "Da ignorante in materia, e fermo restando tutta la mia più grande e sincera ammirazione per il Prof. Francesco Sabatini, che in collaborazione con lo scrittore Paolo Di Stefano ha coniato il neologismo "Dantedì", io sceglierei la 4 opzione tra quelle da te proposte "Calco sulla neoformazione anglicizzante 'Nome italiano + ". Perché, nonostante il tentativo di liberarsi giustamente da certi anglicismi, un certo sottofondo anglicizzante credo che continui a respirarsi nella nuova parola. Tu fai sottilmente vedere come una cosa uscita dalla finestra possa rientrare surrettiziamente dalla porta principale, anche se la matrice latinizzante si può facilmente riconoscere".
e da uno storico della lingua (S-5):
(x) "ma anche il latino è costruito da sinistra a destra e Dantedì sarà certo stato suggestionato da un possibile Dante-day ma è congruo anche con giovedì. Come sempre comunque istruttiva la tua ricerca".

4.2. Calco semantico-strutturale sul latino
Dalla parte dell'etimo latino si sono invece schierati in maniera decisa uno storico della lingua (S-6):
(i) "Non credo che c'entra(va) l'inglese",
insieme con un altro storico della lingua (S-7):
(ii) "lo 'storico della lingua' non deve scegliere nulla [tra le due ipotesi], mi pare, perché Dantedì (vedremo se l'iniziativa attecchirà per i prossimi anni) si è imposto da sé. In ogni modo, personalmente concordo ad verbum con Sabatini e Coluccia".
Lo stesso storico ha controbattuto alla contestazione della scelta della data del 25 marzo:
"Quanto alla data, una vale l'altra; questa ha, come argomento a favore, il fatto che si collega alla Commedia, cioè al testo grazie al quale Dante merita di essere ricordato anche civilmente".
Un ulteriore storico della lingua (S-8):
(iii) "non certo per ragioni puristiche, ma sono del tutto d'accordo con Sabatini".
Un glottologo-linguista (G-4) si è così espresso:
(iv) "Che forme tipo lunedì non abbiano rappresentato lo stimolo per la formazione del Dantedi' è opinione che non condivido affatto. È vero che per il comune parlante '-di' di lunedì non è sincronicamente analizzabile, ma è anche vero che il creatore del neologismo è Sabatini, che non è esattamente il parlante medio....".
A cui si poteva facilmente così controbattere:
"De gustibus... Ma lui dimentica–da glottologo -- e chiude gli occhi – da filologo -- , dinanzi all’imbeccata a Sabatini del Dante-day da parte di DI STEFANO,  e a tutti gli altri composti con day, prestiti e neoform. da me ricordarti!".
Un universitario non-linguista (N-3):
(v) "Tuttavia, continuo a pensare che forzi la tesi, contro le parole (chiarissime) sia di Sabatini che del suo allievo. Se loro non si fossero espressi, avrei accettato la tua argomentazione. Ma avendo esplicitato Sabatini l'origine della neoformazione, non vedo perché dubitarne".
L'A. così ha continuato:
"Tra l'altro, a me pare convincente e suggestiva l'idea di creare quasi un giorno in più della settimana (come lunedì, martedì...) dedicato al Sommo Poeta (Dantedì). Purtroppo, questa volta non mi hai convinto".
A cui è seguita la mia risposta:
"il creare un giorno in più -- lo trovo favoloso!!!  Che siano chiare è indubbio! Che tu mi dica che se non si fossero espressi avresti accettato la mia idea, mi rafforza nella mia ipotesi GLOTTOLOGICA vs quella ideologica, puristica, all'estremo di Sab., & CO. (e tua). Ma ripeto -- "l'idea di creare quasi un giorno in più della settimana (come lunedì, martedì...) dedicato al Sommo Poeta (Dantedì)."-- è ideologicamente bellissima!".
Un altro non-linguista (N-4) si è infine così espresso:
(vi) "il saggio è interessante e molto ben documentato. Non mi convince tuttavia l’idea che Dantedì sia un anglicismo. È più semplicemente ricalcato sulla denominazione Latina dei nostri giorni della settimana: lunedì martedì mercoledì... Dantedì".

5. Verso un'altra soluzione
Altri interlocutori (o gli stessi AA. di cui sopra) si sono invece soffermati non sulla genesi (o oltre che sulla genesi anglicizzante o latineggiante) del composto, ma sulla scelta (o anche sulla scelta) in quanto tale del lessema Dantedì, esprimendo al riguardo un giudizio di valore con altri suggerimenti-preferenze.
Ma su questo ci soffermeremo nel prossimo intervento.

Sommario           
 1. Un 'boomerang'?             
1.1. La data?
2. Dantedì: "creazione artificiale", "spiritosa", "poco interessante"
3. Un calco semantico-strutturale sull'inglese (del '900)   
  3.1. Calco semantico-strutturale sui latinismi del '200-'300
4. Schieramenti: dalla parte del calco inglese o dalla parte del calco latino? 
    4.1. Calco semantico-strutturale sull'inglese 
      4.1.1. L'inglese insieme con il latino 
          4.2. Calco semantico-strutturale sul latino 
  5. Verso un'altra soluzione




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