Gli amanti del bel parlare e del
bello scrivere prestino attenzione all'uso del verbo "sporgere"
perché - a nostro avviso - molto spesso è adoperato con una "accezione
distorta", e con l'avallo dei vocabolari dell'uso. Sí, siamo pronti a
ricevere gli strali di qualche linguista, ma andiamo avanti per la nostra
strada convinti, sempre piú, della bontà della tesi che sosteniamo. Sporgere,
dunque, significa "tendere in fuori, in avanti" (se non ricordiamo
male, nei treni di qualche anno fa una scritta recitava "vietato sporgersi
dai finestrini", vale a dire non "tendere in fuori" la testa).
Non ci sembra corretto, pertanto, adoperare il suddetto verbo nel significato
di "protestare" ,
"reclamare", "denunciare", "sporgere querela" e
simili. Non diremo, quindi, "sporgere denuncia", "sporgere
querela". La querela e la denuncia dove... sporgono, dove "tendono in
avanti"? Diremo, correttamente, "querelare" e
"denunciare".
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