sabato 6 aprile 2019

Ancora un verbo usato "distortamente": sporgere


Gli amanti del bel parlare e del bello scrivere prestino attenzione all'uso del verbo "sporgere" perché - a nostro avviso - molto spesso è adoperato con una "accezione distorta", e con l'avallo dei vocabolari dell'uso. Sí, siamo pronti a ricevere gli strali di qualche linguista, ma andiamo avanti per la nostra strada convinti, sempre piú, della bontà della tesi che sosteniamo. Sporgere, dunque, significa "tendere in fuori, in avanti" (se non ricordiamo male, nei treni di qualche anno fa una scritta recitava "vietato sporgersi dai finestrini", vale a dire non "tendere in fuori" la testa). Non ci sembra corretto, pertanto, adoperare il suddetto verbo nel significato di  "protestare" , "reclamare", "denunciare", "sporgere querela" e simili. Non diremo, quindi, "sporgere denuncia", "sporgere querela". La querela e la denuncia dove... sporgono, dove "tendono in avanti"? Diremo, correttamente, "querelare" e "denunciare".

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