Due
modi di dire probabilmente non molto conosciuti. Chi è/si trova in giulebbe? Colui che
manifesta grandissima gioia (o piacere) al punto da sdilinquirsi, dando, cioè, l'impressione di sciogliersi. La locuzione fa riferimento a una bevanda
composta con succo di frutta bollita, acqua zuccherata e bianco d'uovo. Con il
medesimo nome si indica - in farmaceutica - una preparazione, adoperata come
emolliente, a base di acqua zuccherata e fiori d'arancio. "Nuota nel
lardo" una persona molto ricca. L'espressione ci viene
"consegnata" dal mondo contadino dove, un tempo, l'abbondanza del
lardo era indice di ricchezza in quanto testimoniava il numero di maiali
posseduti.
***
Due
parole, due, sul verbo "figurare" perché molto spesso si usa con
significati che - a nostro avviso - non ha: essere (essere presente),
comparire, risultare, trovarsi: il suo nome non figura nell'elenco degli indagati; tra gli invitati figuravano molte persone del mondo
imprenditoriale. Il verbo suddetto, la cui etimologia è incerta - sembra
provenga dal sostantivo latino "figura", è un denominale dunque
- significa "simboleggiare",
"rappresentare con figure", "plasmare",
"modellare", "dare forma" e simili: i santi sono raffigurati tutti con l'aureola. I
vocabolari dell'uso consultati ci smentiscono, solo il Palazzi ci
conforta: «(...) M.E. erroneo usare
questa voce (figurare, ndr) nel senso di essere, apparire, trovarsi: il suo
nome figura accanto al mio; fra gli intervenuti figuravano tutte le autorità
militari».
Nessun commento:
Posta un commento