Da "Domande e risposte" del sito Treccani:
Ho consultato due dei
maggiori repertori di dizione italiana, il DOP suggerisce (io) calamìto, il
Dipi (egli) calàmita[no]: qual è la giusta accentazione per le voci del verbo
calamitare?
Il Dipi tiene conto delle pronunce reali diffuse nell'uso: la
terza persona singolare dell'indicativo, si presta in effetti a una
dissimilazione, nel timore probabilmente, da parte dei non pochi parlanti, di
confondere il sostantivo calamita con
la forma verbale omonima. Ma
il verbo calamitare, nelle forme rizotoniche del presente
indicativo, ha una normale accentazione piana (calamìto, calamìti, calamìta),
come altri verbi della prima coniugazione pentasillabici per es. scaraventare, improvvisare). E il
DOP registra la normalità della norma.
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La risposta - a nostro modestissimo parere - avrebbe dovuto
essere piú "completa" (e articolata). Il presente indicativo del
verbo in questione non ha tutte le sei persone nelle forme rizotoniche (con
accentazione sulla radice). Sono rizotoniche
le prime tre e l'ultima. Sono arizotoniche (con accentazione sulla desinenza)
la prima e la seconda plurale. Il verbo, per tanto, alterna l'accentazione
(rizotonica o arizotonica) a seconda delle persone. Per concludere. L'infinito
ha la forma arizotonica perché l'accento non cade sul tema, ma sulla desinenza (calamitàre). Non vediamo o meglio non capiamo, inoltre, il raffronto con i verbi scaraventare e improvvisare.
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Da un quotidiano in rete:
Insulti e sputi a giocatore
del Gambia
da avversari durante partita Juniores
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Non sarebbe stato meglio se i titolisti avessero seguito le
indicazioni del DOP (Dizionario di Ortografia e di Pronunzia) che
indica il genere maschile per il fiume [il (fiume) Gambia] e il femminile per lo
Stato [la (nazione) Gambia]?
Vediamo, anche, da "Sapere.it" (De Agostini):
Vediamo, anche, da "Sapere.it" (De Agostini):
Il suo territorio corrisponde a una sottile
striscia valliva, incuneata nel Senegal, lungo il corso medio e inferiore del
fiume Gambia. Colonia creata dagli inglesi in un'area
interamente francofona per assicurare uno sbocco marittimo al mercato degli schiavi e ai prodotti dell'interno, la Gambia ha mantenuto i
suoi confini artificiali anche con l'indipendenza (1965). Dal 1º febbraio 1982
al 30 settembre 1989 fu unita
al Senegal nella Confederazione della Senegambia. Solo motivi di rivalità coloniale ne hanno fatto uno Stato
a sé, separato dal Senegal, a cui è accomunato da fattori etnici, sociali ed
economici. Nonostante l'esiguità della superficie, il Paese offre luoghi
interessanti e sorprendenti, che ne fanno un "gioiello", al pari degli
altri Stati della regione. Uno degli aspetti più interessanti è costituito dai
suoi abitanti, dalla cultura e dalla piacevole atmosfera che ne caratterizza la
vita di tutti i giorni. La
Gambia rimane però un Paese arretrato, privo di risorse minerarie
qualificate e praticamente senza industrie.