ho dato un'occhiata al suo libro (peccato che non sia in vendita) e gli occhi mi sono caduti dove tratta dell'uso corretto della preposizione "da". Lei sostiene che si debba dire "Messa di requiem" e non "da". I testi che ho consultato sembrano, però, darle torto. A questo punto sono spiazzato: a chi debbo dare ascolto? Mi "illumini" meglio, la prego. Restando in attesa di un suo cortese riscontro, la saluto cordialmente.
Mario T.
Rovereto (Trento)
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Cortese Mario, non si tratta di dare ascolto a qualcuno, si
tratta di osservare le norme grammaticali che regolano la nostra lingua. E una
di queste norme stabilisce che si deve usare la preposizione "di",
non "da", quando si parla di una determinata "qualità" di
una cosa. Mi sembra inverosimile che i suoi testi non facciano menzione di questa
"regola". Comunque, gentile amico, al di là di ogni polemica
linguistica, fa fede Giuseppe Verdi che ha composto la "Messa di
requiem".
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La parola proposta è: dimergolare.
Verbo relegato in soffitta, vale "barcollare" e simili. Si veda qui e
qui.
3 commenti:
Gentile dott. Raso, a proposito della Messa di o da requiem. Lei ha ragione, ma purtroppo le lingue sono spesso determinate, oggi più che mai, dall'uso più che dalle regole o dalla logica. E nell'uso, oggi, quasi tutti dicono da requiem. Può non piacere, ma è così e certamente continuerà ad essere così.
Cortese Ezio, sí, è proprio cosí, purtroppo...
Cordialmente
FR
Ecco il "continuerà così", il "va così" non lo condivido.
Certo se non v'è chi ,correggendo, fa notare "l'errore" arrendendosi "alle mode del tempo"... presto si celebrerà la Messa DI requiem alla "lingua Italiana" visto gli strafalcioni dei "suoi" dotti ed eloquenti "scrittori". Buon lavoro.
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