Il sostantivo suddetto in grafia univerbata nella forma plurale muta solo la desinenza del secondo elemento: madrelingua / madrelingue. Nella grafia analitica (due parole) muterà la desinenza di entrambi i sostantivi: madre lingua / madri lingue. Il peggio - come suol dirsi - non è mai morto: per il GRADIT ("minor") il sostantivo in questione è addirittura invariabile.
domenica 28 febbraio 2016
Madrelingua: quale plurale?
Chissà se i responsabili del settore lessicografico della Treccani si
imbatteranno in questo portale ed emenderanno
il plurale di "madrelingua". Vocabolario: «Madrelìngua (anche madre
lìngua)
s. f. (pl. madrilìngue,
o madri
lìngue). – La lingua materna, cioè la lingua appresa o comunque
parlata dai genitori o antenati; in genere, per chi risiede all’estero, la
lingua del Paese d’origine».
Il sostantivo suddetto in grafia univerbata nella forma plurale muta solo la desinenza del secondo elemento: madrelingua / madrelingue. Nella grafia analitica (due parole) muterà la desinenza di entrambi i sostantivi: madre lingua / madri lingue. Il peggio - come suol dirsi - non è mai morto: per il GRADIT ("minor") il sostantivo in questione è addirittura invariabile.
Il sostantivo suddetto in grafia univerbata nella forma plurale muta solo la desinenza del secondo elemento: madrelingua / madrelingue. Nella grafia analitica (due parole) muterà la desinenza di entrambi i sostantivi: madre lingua / madri lingue. Il peggio - come suol dirsi - non è mai morto: per il GRADIT ("minor") il sostantivo in questione è addirittura invariabile.
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