E quella segnalata, ieri, da "unaparolaalgiorno.it": badare.
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Il cammello evangelico
Forse
non tutti sanno che quanto si legge nel Vangelo di San Matteo «È più facile
che un cammello passi dalla cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei
Cieli», il cammello non c’entra nulla. In realtà San Gerolamo, che tradusse
dal greco al latino il testo, interpretò il termine kamelos come cammello, mentre l'esatto
significato è grossa fune utilizzata per l'attracco delle navi. Il senso
della frase resta ugualmente lo stesso, ma acquista molta più consistenza.
2 commenti:
Caro dottor Raso,
poiché si parla di grafia, mi permetta di segnalare la scrittura "bustrofedica".
Dal greco "boustrophedon" - "bous" (bue) e "strephein" (volgere) - si tratta di una "antica scrittura in cui la sequenza dei segni procedeva, riga dopo riga, alternativamente da sinistra a destra e da destra a sinistra, oppure dall'alto in basso e dal basso in alto, seguendo un percorso simile a quello tracciato sul campo dall'aratro." (dizionario Hoepli).
Un esempio di grafia bustrofedica è offerto da Leonardo Da Vinci, i cui scritti sono stati oggetto di numerosi studi e di specifiche teorie.
Inizialmente si riteneva che la particolarità della sua grafia fosse l'espediente di un uomo geniale desideroso di rendere più riservati i propri scritti.
Secondo studi più recenti, invece, sembra che Leonardo fosse affetto da dislessia.
Cordiali saluti
Ines Desideri
Gentilissima Ines,
i suoi contributi sono sempre preziosi.
Grazie di cuore
FR
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