Questa locuzione, conosciutissima e adoperata a ogni piè
sospinto, si usa per mettere in evidenza, con una certa "eleganza",
il fatto che una persona - molto spesso - prende un grosso abbaglio, erra
credendo di non... errare; oppure crede di aver fatto un grosso affare ed è
stata, invece, raggirata. L'origine, crediamo,
non abbisogna di spiegazioni essendo intuitiva; la proponiamo,
comunque, per dovere d'informazione.
L'espressione, dunque, deriva, con molta probabilità, dalla pesca con la canna:
allorché il pescatore cala la lenza in un fondale basso e sente che il "pescato" comincia a
dimenarsi per sganciarsi ritiene di aver pescato una grossissima preda. Quando
tira sú (sic!) l'amo la delusione, però, è forte: si ritrova un granchio.
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La parola, di ieri, proposta da "unaparolaalgiorno.it": specioso.
lunedì 29 febbraio 2016
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