lunedì 22 febbraio 2016

Errori "opinionistici"

Ci dispiace dover censurare, di tanto in tanto, la lingua degli operatori dell’informazione, quelli della carta stampata particolarmente, anche se molti di questi posseggono una laurea in lettere e si piccano di fare la lingua; non è sufficiente una laurea in materie letterarie per potersi fregiare del titolo di linguista.
Non possiamo, dunque, rimanere impassibili davanti a orrori ortografici di cui è infarcita la stampa e gli opinionisti non possono più addebitare gli errori ortografici alla svista dei correttori di bozze, categoria ormai estinta. Vediamo, dunque, sfogliando a caso qualche quotidiano, alcune indecenze ortografiche, in corsivo gli orrori.

L’arrestato, per farsi compatire, camminava a  d’ubriaco; con quel pò pò di alterigia era naturale che tutti lo snobbassero; nella casa degli orrori è comparsa la scritta villa d’affittare; in quella notte tranquilla gl’astri brillavano sullo sfondo azzurro; nessun’ uomo, di questi tempi, può sentirsi tranquillo se abita una villa isolata; qual’è il difetto peggiore, domandò all’intervistata; il suo comportamento è veramente d’ammirare; gl’umori degli astanti non lasciavano presagire nulla di buono; il suo modo di fare è pressocché inaccettabile; il ragazzo è uscito dal coma grazie all’attente cure della mamma; sei proprio un bel angelo, disse la mamma al figlioletto; fate attenzione, recitava un cartello affisso nella fabbrica, gl’acidi sono nocivi alla salute; l’auto dei banditi non ha rispettato l’alt della polizia e ha accellerato la corsa; l’uomo è stato investito sulle striscie pedonali; il ministro ha, però, ribadito che non tutti beneficieranno delle agevolazioni.

Potremmo continuare, ma non vogliamo tediarvi oltre misura.


 
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 Sanguinario e sanguinoso

Si presti attenzione ai due termini: il primo può essere tanto sostantivo quanto aggettivo (quell’uomo è un sanguinario; un pazzo sanguinario); il secondo è solo aggettivo (una ferita sanguinosa). Vediamo la composizione e il significato intrinseco delle due parole. Sanguinario, dunque, significa che è portato a uccidere e ce lo dice il suffisso "-ario" atto a indicare un mestiere, una professione, un’attività (impresa / impresario; banca / bancario; sangue... sanguinario). Sanguinoso, invece, con il suffisso "-oso" che indica la presenza di una certa qualità o condizione, sta per sporco di sangue.

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La parola che proponiamo oggi è insonte. Sebbene sia relegata in soffitta la segnaliamo perché dal "sapore" aulico. È un aggettivo e vale "innocuo", "che non fa male", "che non nuoce", "che non danneggia".

 

 

 

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