domenica 3 aprile 2022

Attenzione: "Cosí cosí" e "cosí e cosí"


 Si presti attenzione a queste due espressioni perché di primo acchito sembrano l’una sinonima dell’altra sí da potersi usare, quindi, indifferentemente. Cosí non è. Differiscono nel significato l’una dall’altra. La differenza radicale di significato la spiega, magistralmente, lo scrittore (forse poco conosciuto) Ardengo Soffici.
 “Ci sono degli scrittori i quali adoperano l’espressione: cosí e cosí, in luogo di quella: cosí cosí. La differenza formale tra l’una e l’altra è minima, ma quella tra i loro significati è immensa. Si dice di una cosa, di una persona, di un fatto che ci son parsi cosí cosí, per indicare che non ci son parsi né buoni né cattivi, né belli né brutti, né importanti né insignificanti, ecc. L’espressione cosí e cosí si adopera invece in tutt’altro caso; e particolarmente per indicare le varie cose che uno ha detto, o le quali si commette di dire a un altro, senza tornare a specificarle, o preparandosi a specificarle. ‘Gli dissi cosí e cosí, ed egli mi rispose cosí e cosí’. ‘Vai a dirgli cosí e cosí: che io non posso andar da lui, che lui venga da me e porti con sé quella roba’ ”.

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Qualche suggerimento

A cura di... – meglio, “curato da...”.

A firma di... – preferibile “con la firma di...”, “firmato da...”.

Amicale – inutile gallicismo; in italiano c’è “amichevole”.

Autorizzazione – non si dica (e si scriva) “preventiva autorizzazione”; un’autorizzazione si dà sempre
prima, non dopo.

Baccarà – designa un gioco con le carte; da non confondere con baccarat, che è un tipo di cristallo.

Bla bla bla ─ Anche univerbata: “blablablà”; non “blà-blà-blà”.


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La lingua "biforcuta" della stampa

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Correttamente: dal 1 maggio. Crusca: Le indicazioni comprendenti anche mese e giorno sono introdotte modernamente da un articolo maschile singolare: «il 20 settembre 1870»". Per estensione, si può aggiungere che, nel caso di una data come 11/10/1989, l'articolo che vi si anteporrà sarà l' (seguendo la pronuncia della data: l'undiciottobre millenovecentoottantanove); stessa regola vale per le date che iniziano con 1: anche per queste, si considera il modo in cui tali date vengono pronunciate e quindi si scriverà il 1/2/2003 (cioè il primo febbraio duemilatré). Infatti, come specifica Serianni, "Per i giorni del mese si usa l'ordinale per il giorno iniziale [...], ma il cardinale per i giorni successivi, siano o non siano accompagnati dal giorno del mese [...]."




 

 

 

 

Recensione dal quotidiano "Il Foglio" 

 





(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)


5 commenti:

V.Ppnr ha detto...

Amicale: "inutile gallicismo".
Proviene dal latino "amicalis" e, a prescindere da questo, "amichevole" non è un suo sinonimo.
Vittorio Pepe

Fausto Raso ha detto...

Sí, ha ragione Pepe,
non è proprio un gallicismo, ma coniato sul modello del francese amical ed è sinonimo (di uso letterario) di amichevole.
FR

V.Ppnr ha detto...

Lei ritiene, dunque, che espressioni quali "incontro/rapporto amicale/amichevole" possano essere adoperate indifferentemente?
Vittorio Pepe

Fausto Raso ha detto...

Non esiste una sinonimia assoluta, come lei certamente saprà. Occorre vedere il contesto, quindi.
FR

V.Ppnr ha detto...

Ovviamente non esiste la sinonimia assoluta ed è per questa ragione che, in base al contesto e quindi alla scelta dei vocaboli più appropriati, ritengo che "amicale" esprima un concetto diverso da "amichevole".
Sconsigliarne l'uso perché è un "inutile gallicismo" (derivante dal latino) mi sembra inopportuno.
Vittorio Pepe