Si presti attenzione, quando si scrive, al corretto uso del pronome riflessivo sé: spesso si adopera, erroneamente, "lui" ("loro") in luogo di "sé" e viceversa. Come di consueto pilucchiamo qua e là tra le varie pubblicazioni. In parentesi il pronome "giusto".
I critici, che trovano a ridire su tutto, dovrebbero, piuttosto, badare a loro (sé), perché non sono affatto perfetti; le mamme sono particolarmente felici quando i loro pargoletti cominciano a mangiare da loro (sé); le persone ambiziose vorrebbero che il mondo intero parlasse continuamente di sé (loro); se i banditi ci assalissero troverebbero davanti a loro (sé) dei "soldati" invincibili; tutti i genitori, piú che per loro (sé), desiderano tutto il bene per i loro figli; Giuseppe fu molto contento nell'apprendere che tutti parlarono bene di sé (lui); Luigi è un curioso tipo di avaro: avaro per lui (sé), ma non per i suoi cari, ai quali non fa mancare tutto il necessario, perfino il superfluo; il celebre cantante ha con lui (sé) ottimi collaboratori.
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Nota: il pronome sé si usa solo riferito al soggetto.
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La lingua "biforcuta" della stampa
L'infermiera che ha
scoperto il No Vax col braccio in silicone: "Il colore mi ha
insospettito"
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Meglio: di silicone, trattandosi di un complemento di materia.
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