martedì 14 dicembre 2021

Ciascuno e ognuno

 


Pregiatissimo Direttore,

 siamo due cugini che appartengono a una delle nove parti del discorso, ci rivolgiamo a lei in quanto si è sempre mostrato sensibile ai problemi della lingua; per questo la preghiamo di voler pubblicare questa lettera aperta agli amanti del bel parlare e del bello scrivere affinché ci usino in modo corretto.
Siamo Ciascuno e Ognuno, siamo cugini, abbiamo lo stesso sangue per parte di un nostro antenato (il latino) ma non per questo possiamo essere adoperati indifferentemente. Per questo motivo, appunto, abbiamo deciso di rivolgerci a lei per spiegare, con questa lettera aperta e una volta per tutte, le nostre ragioni. A ciascuno il suo, dunque.


Cominciamo con Ciascuno. Questo può essere tanto aggettivo quanto pronome indefinito e viene dal latino volgare 'quisque' e 'unus', non ha plurale, ovviamente, e indica una totalità di persone o cose riferendosi, però, a uno a uno ai singoli elementi che la compongono (la totalità) ed equivale, insomma, a ogni.


Quando è in funzione di aggettivo deve sempre precedere il nome: ciascun libro; ciascuna penna; ciascun uomo. Come si evince dagli esempi, nella forma maschile si può troncare ma mai apostrofare; l'onore dell'apostrofo spetta solo al femminile: ciascun'amica. Quando assume la funzione di pronome significa tutti o uno per uno con valore distributivo o partitivo: impartì gli ordini a ciascuno; Piero ha litigato con ciascuno di loro.


Da notare, in proposito, che quando Ciascuno pronome è usato con valore distributivo non necessariamente deve essere preceduto dalla preposizione per: regalai centomila euro a ciascuno o per ciascuno. La scelta di accompagnare il pronome con la preposizione per dipende esclusivamente dal gusto stilistico dello scrivente o del parlante. Da evitare, tassativamente, la forma familiare o dialettale Ciascheduno, anche se non mancano esempi (negativi) di alcune cosiddette grandi penne.


E veniamo a Ognuno. Cominciamo con il mettere bene in evidenza la diversità, fondamentale, con CiascunoOgnuno , a differenza del cugino Ciascuno, è solo pronome e riferibile a persone (non a cose. Alcuni linguisti e alcuni vocabolari consentono la possibilità di riferirlo anche a cose ma è un uso, a nostro modo di vedere, se non errato, improprio).
Sotto il profilo etimologico, infatti, Ognuno viene da ogni e uno (pronome indefinito riferito a persona non altrimenti determinata) e significa ciascuna persona, tutti. Ognuno, per tanto, può sostituire una persona, non una cosa.


Come Ciascuno non ha il plurale e come quest'ultimo indica la totalità indefinita (per questo motivo molti lo confondono con Ciascuno e lo fanno anche aggettivo) però, a differenza di Ciascuno, distingue maggiormente ogni unità che fa parte dell'insieme perché ha un valore più marcatamente distributivo: lo fa ognuno, vale a dire lo fanno tutti (il fare è distribuito fra tutti); ognuno ha i suoi problemi, cioè i problemi sono distribuiti fra tutti.


Con la speranza di aver fatto un po' di chiarezza, ringraziamo il Direttore per la sua squisita ospitalità e a voi, gentili amici lettori, auguriamo un mondo di bene.
I vostri affezionatissimi amici

Ciascuno e Ognuno


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La lingua "biforcuta" della stampa

Maxi-sequestro di merce contraffatta: spuntano i sex toys pericolosi

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A prescindere dai barbarismi, correttamente: maxisequestro. Treccani: maxi-. – Primo elemento di parole composte formate modernamente, tratto dal lat. maxĭmus «massimo» per tramite dell’inglese e in contrapp. a mini-, usato per indicare dimensioni o lunghezze superiori al normale; originariamente adoperato nel linguaggio della moda (per es., maxigonnamaxicappotto) e anche nel linguaggio sport. (per es., maximoto), è molto frequente in ambito giornalistico e nell’uso com. in luogo di perifrasi di analogo sign.: maxitruffamaxitamponamentomaxirissa.

(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi: saranno prontamente rimosse)




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