L'abitante di Terracina, ridente cittadina in provincia di Latina, è denominato, ufficialmente, terracinese. Questo aggettivo/sostantivo, agli orecchi di chi scrive, richiama la "terra di Cina". Perché non chiamarlo, col nome di provenienza latina, terracinensis, in italiano terracinense? Il suffisso "-ense" , voce dotta, dal latino 'ensis' è, infatti, adoperato proprio per "coniare" aggettivi che denotano appartenenza geografica a città (cuneense, della città di Cuneo; eporediense, della città di Ivrea; latinense, della città di Latina). Siamo sicuri che l'abitante di Terracina sarebbe felice di essere chiamato terracinense, per non essere scambiato con/per l'abitante della "terra di... Cina". Invitiamo le autorità preposte alla formazione degli etnici a prendere in considerazione la nostra "provocazione" (ma non tanto). Rivolgiamo lo stesso invito ai lessicografi.
L'articolo con i nomi dei giorni e
dei mesi
I nomi dei giorni e dei mesi mutano di significato se sono accompagnati o no dall'articolo. È necessario notare, in proposito, che l'articolo determinativo con i nomi dei giorni della settimana e dei mesi dell'anno acquista il valore di aggettivo indefinito: tutti, ogni, ciascuno. Qualche esempio renderà il tutto piú chiaro. La domenica pranzo sempre in trattoria (tutte le domeniche pranzo in trattoria); il sabato vado sempre al cinema (ogni sabato vado al cinema). Quando manca l'articolo si sottintendono gli aggettivi "scorso" o "prossimo" (naturalmente in base al contesto): domenica ho incontrato un vecchio compagno di scuola (domenica scorsa); lunedì partirò per Firenze (lunedì prossimo). Per quanto attiene ai nomi dei mesi dell'anno, la "regola" non prescrive l'articolo a meno che non siano uniti a un aggettivo o seguiti da una determinazione: il giugno passato non ha fatto molto caldo; il febbraio dello scorso anno non siamo andati a Ortisei, come consuetudine.
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