mercoledì 29 settembre 2021

Le festività si pluralizzano?

 Leggiamo nel/sul sito della Treccani (Enciclopedia dell'italiano):

Hanno il solo singolare i nomi:

(a) di mesi o festività: aprileNatale (ma si ha anche natali come in abbiamo passato insieme molti natali);

(b) di elementi chimici o metalli: idrogenorame (ma esiste, traslato, i ferriferri chirurgicidel mestierecottura ai ferri, ecc.; sono anche in uso locuzioni come gli ori di famiglialucidare gli argenti, ecc.) ( neutro);

(c) la maggior parte dei nomi astratti ( astratti, nomi): pazienzacoraggiofede (ma le fedi, quelle nuziali); esistono anche cattiverie, villanie, ecc. ( nomi);

(d) di sensazioni fisiche: famesete (ma è in uso sonniho fatto bei sonni);

(e) di elementi unici: ovestequatore.

Siamo perplessi, e molto, sull'invariabilità dei mesi, delle festività e di fame e sete. Se non cadiamo in errore, "fame" e "sete" prendono i rispettivi plurali, anche se di uso raro (le fami, le seti). Prendono il regolare plurale i mesi dell'anno (i giugni trascorsi al mare) e le festività (le Pasque, i Natali, i Ferragosti, i Capodanni,  le Epifanie). Sempre se non cadiamo in errore prende il plurale anche "equatore"

Nessun commento: