venerdì 8 marzo 2019

Ancora sul "famigerato" qual(')è.

Il titolare di questo portale - lo confessa apertamente - ha sempre tacciato di ignoranza coloro che scrivevano/scrivono "qual'è" (con tanto di apostrofo). Questo perché chi scrive viene da una scuola "antica" dove tutti i docenti dalle medie all'università sottolineavano con la fatidica matita blu il qual'è, sostenendo che era un gravissimo errore ortografico, perché non si tratta di elisione ma di apocope (ancora oggi buona parte dei docenti universitari sostengono questa tesi). Bene. La discussione sorta sul "Tema del mese" dell'Accademia della Crusca, in particolare la tesi sotenuta dall'illustre prof. Salvatore Claudio Sgroi, che ha magistralmente "dimostrato" il non-errore della forma apostrofata del qual'è, ha "convertito" l'autore di queste noterelle: non taccerà piú di ignoranza i fautori dell'apostrofo, anche se continuerà a preferire la forma apocopata (qual è). Avevano ragione, insomma, i docenti (delle elementari, delle medie e delle superiori) della gentile lettrice Ines Desideri: entrambe le forme sono corrette (qual'è e qual è).

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Nella ricorrenza dell'8 marzo questo portale rivolge un saluto e un augurio particolare a tutte le gentili lettrici.

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