Una volta tanto siamo
d’accordo sulla scelta dei lessicografi, della (quasi) totalità dei vocabolari,
di aver relegato nella soffitta della lingua l’aggettivo “orbiliano”. Perché
siamo d’accordo? Perché questo aggettivo ricorda i tempi in cui nelle scuole
erano consentite le punizioni corporali, non degne di un Paese civile.
Orbiliano, dunque, significa “manesco”, “corporale” e simili. È tratto dal nome
del grammatico latino Lucio Orbilio Pupillo, precettore di Orazio. Questo
maestro non si faceva scrupoli di ricorrere alla sferza sui propri alunni, per…
“educarli”.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Orbilio_Pupillo
Lessico universale italiano - Volume 15 - Pagina 412
http://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Orbilio_Pupillo
Lessico universale italiano - Volume 15 - Pagina 412
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La lingua
"biforcuta" della stampa
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I redattori
titolisti del quotidiano in rete sono consapevoli di aver commesso un
"grossolano strafalcione"? Evidentemente no. L'abbreviazione di santo
nella forma plurale è: SS. (o Ss.). La grafia corretta, dunque, è SS. Apostoli.
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