Questo
modo di dire - ormai desueto, per la verità - si ‘tira in ballo’ quando si
vuole mettere in evidenza, ironicamente, il fatto che una persona vuole campare
alle spalle degli altri. La locuzione è tratta da una novella (fiorentina?) che
narra di un certo messer Corniola, poverissimo, la cui unica ricchezza era
l’amore per il suo fidato cane. La miseria, però, costringeva i due a
lunghissimi e sospirosi digiuni. La bestiola, per natura, “non ci stava” e la
sera si intrufolava nelle case cercando di rubacchiare il cibo per sé e per il
suo padrone. Questi - alla vista di tanto ben di Dio - non si chiedeva da dove
provenisse tutto quello che metteva sotto i denti. La cosa si seppe in giro e
tutti si meravigliarono della ‘coscienza’ del cane di ser Corniola tanto che ne
fecero, appunto, il detto “avere la coscienza come il cane di ser Corniola”.
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Per la serie "la lingua biforcuta della
stampa"
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Il verbo irrompere si costruisce con la preposizione, semplice o articolata, "in". Il titolo corretto del quotidiano in rete avrebbe dovuto recitare, correttamente, "irrompe NEL IV municipio".
Irrompere (Vocabolario Sabatini Coletti)
[ir-róm-pe-re] v.intr. (irr.: coniug. come rompere, manca del part.pass. e dei tempi composti) [sogg-v-prep.arg]
·
1 Introdursi con impeto in un
luogo: i. nello
stadio
·
2 fig.
Entrare con forza in un ambito: la corruzione irrompe nella vita politica
·
• sec. XVI
***
Sottrarre - si presti attenzione all'uso corretto di questo verbo
perché avendo due significati si costruisce in modo diverso. Nell'accezione di
"rubare" richiede sempre la preposizione "a": sottrarre a
uno lo stipendio; quando sta per "allontanare" può essere seguito sia
dalla preposizione "a" sia dalla preposizione "da": non si
sottrasse al / dal suo destino.
Nell'aritmetica si adopera sempre la preposizione "da": sottrarre 7
da 15.
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