Una
frase come (i) "Più peggio di così non poteva andare" è da
tutti i parlanti mediamente colti giudicata errata, anche se comprensibile, in
quanto tipica dell'italiano popolare, proprio cioè dei parlanti poco
acculturati, che poco contano nella società. Il
costrutto "corretto" è invece (ii) "Peggio di così non poteva
andare", tipico dell'italiano colto dei parlanti mediamente colti. Entrambi
i tipi di comparativo di maggioranza (i) "più peggio" e il
semplice (ii) "peggio" sono costruiti a partire da due diverse regole
di formazione del comparativo di maggioranza in italiano. La
Regola-1 del comparativo (i) analitico "più + aggettivo",
vitalissima, è propria degli aggettivi qualificativi, es. "più
bello", ecc. La
Regola-2 del comparativo sintetico (ii) "peggio" è di tipo
etimologico, in quanto basato sul latino "peius". E riguarda pochi
altri aggettivi e avverbi: "peggiore", "meglio/migliore",
"superiore", "inferiore". Il
costrutto popolare (i) "più peggio" è quindi basato sulla
Regola-1 non etimologica, decisamente la più diffusa e produttiva in italiano.
E il termine "peggio" è in questo caso analizzato come semplice
aggettivo. E
analogamente col superlativo relativo di maggioranza (popolare) "il
più peggio possibile" e col superlativo relativo di
minoranza (colto) per es. "Ebbene, bisognava che vedesse fin da principio il
meno peggio possibile" (Pirandello 1928), "Il ritratto che feci
di loro a gruppo, è certo la meno peggio delle cose mie"
(Pirandello 1926) o "tanto per ricordarne due fra i meno peggio"
(R. Serra 1915). A
questo punto il lettore può chiedersi, un pò logicisticamente, ma perché mai
«più peggio» no? (ovvero è normativamente errato), ma «meno peggio» sì? (ovvero
è normativamente corretto)?. Ovvero si può dire per es. "È andata più
peggio di quanto ti aspettassi"?. No! Invece: "È andata meno peggio
di quanto mi aspettassi"?. Sì!.
Elementare
Watson! L'agg. "peggio" è (etimologicamente, in latino) comparativo
di maggioranza e non già di minoranza. Ed è quindi percepito come semplice
aggettivo dai parlanti colti al momento di formare un comparativo (o
superlativo relativo) di minoranza. Per cui: "È andata meno peggio di
quanto ti aspettassi". E ancora "alla meno peggio", documentato
stando al DELI av. 1898 con L. Codemo e nella LIZ con G. Abba
1904 e R. Zena 1917. Il
lettore può sbizzarrirsi a documentarsi con altri ess. letterari di "meno
peggio". Nel "Primo tesoro della lingua letteraria italiana del
Novecento", costituito dai romanzi Strega del sessantennio 1947-2006
(De Mauro 2007), c'è M. Soldati 1954: "Ma poi facemmo la pace, e fu
un po' meno peggio delle altre volte". Nella LIZ può trovare ancora una
decina di ess. Nel '900 c'è Pirandello (1910): "Perché è sempre meglio
per i figliuoli... cioè, meglio no: meno peggio - sosteneva la moglie - che
muoja il padre, anziché la madre". Nell'800 appaiono invece De Roberto
1894: "forse oggi staremmo meno peggio"; De Amicis 1891:
" La sua classe era meno peggio di quello che si fosse
immaginata"; Fogazzaro 1885: "ma meno peggio di quel che
temevo"; D'Azeglio 1866: "è di gran lunga meno peggio
dell'altro", "infinitamente meno peggio di quello che stabilì il
cardinale Consalvi e seguito", e nel '500 anche il Bandello (1554):
"e non di meno peggio fanno che prima"! Quanto
al popolarissimo "più meglio", non manca un es. di Fogazzaro
(1881): "Potevano metterci nome l'Alpe del diavolo ch'era più
meglio", e uno del '500 di F. Belo (1529): "E lo mio è più
meglio".
E
"meno meglio"? Il lettore curioso potrà continuare la ricerca in
Google.
*Docente di linguistica generale presso l'Università di Catania.
Autore tra l’altro di
--Per una grammatica
‘laica’. Esercizi di analisi linguistica: dalla parte del parlante (Utet 2010);
-- Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria (Cesati 2013);
--Dove va il congiuntivo? (Utet 2013);
-- Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali (Libreria Editrice Vaticana 2016)
-- Scrivere per gli italiani nell'Italia post-unitaria (Cesati 2013);
--Dove va il congiuntivo? (Utet 2013);
-- Il linguaggio di Papa Francesco. Analisi, creatività e norme grammaticali (Libreria Editrice Vaticana 2016)
4 commenti:
Capisco che lo faccia per provocare, ma si può che un professore usi "un pò logicisticamente" in un articolo argomentativo?
Mi permetto di rinviare il lettore al mio precedente intervento : «Un pò» sbagliato? E perché? del 07 feb. 2017.
Cordialmente
S.C.Sgroi
E scenda dal piedistallo si può dire? No perché lo vorrei rivolgere a quelle persone che si permettono il lusso di dire che i parlanti meno acculturati sono quelli che meno contano nella società!
Caro anonimo (coraggioso),
ha sbagliato persona se il suo commento è rivolto al prof. Sgroi.
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