Oberato - portiamo all'attenzione dei nostri cortesi
lettori quest'aggettivo perché la quasi totalità dei vocabolari dell'uso dà
come prima occorrenza (accezione) "carico di lavoro". No, la
prima occorrenza (noi diremmo l'unica) è "carico di debiti". Si
veda, in proposito, qui e qui.
Inciampare – si
può coniugare tanto con il verbo avere quanto con il verbo essere, meglio con
avere, però: ho (sono) inciampato sul marciapiede. Stessa “regola” per il verbo
incespicare.
Comparire - si
adopera la forma incoativa in "sco" (comparisco) quando significa
"far bella figura": questo vestito comparisce bene. Lo stesso
discorso vale per il verbo scomparire (far brutta figura): scomparisci sempre
davanti agli altri.
Eco - nella forma
singolare può essere tanto femminile (maggiormente in uso) quanto maschile;
nella forma plurale tassativamente maschile: gli echi.
Sosia - checché
ne dicano i vocabolari è solo maschile (e non ha plurale), anche se si riferisce
a una donna: Luisa è il sosia di Teresa.
Gradino e scalino - il primo si usa riferito a un
luogo solenne e monumentale: i gradini del Vittoriano; il secondo per i luoghi
"comuni": lo scalino del portone.
Pàttino e pattíno - il primo termine indica l'attrezzo per
pattinare; il secondo, invece, un tipo di imbarcazione.
Studente - quando
si intende "iscritto a un corso di studi" si fa seguire dalla
preposizione "di" (non "in", come, purtroppo, si legge
spesso): studente di matematica.
All'incontrario -
è preferibile "al contrario". Errato il suo uso in luogo di
"invece": io leggo, tu, invece (non: al contrario) dormi.
Verificare - è improprio, per non dire errato, l'uso del verbo verificare nell'accezione di "accadere", "succedere" e simili: l'incidente si è verificato all'incrocio con la SS 11 (come si legge sempre sulla stampa). Verificare significa appurare se una cosa corrisponde al vero. Un incidente (o qualunque altra cosa), prima accade, poi si verifica. Insomma, come si può verificare un fatto se prima non accade?
Verificare - è improprio, per non dire errato, l'uso del verbo verificare nell'accezione di "accadere", "succedere" e simili: l'incidente si è verificato all'incrocio con la SS 11 (come si legge sempre sulla stampa). Verificare significa appurare se una cosa corrisponde al vero. Un incidente (o qualunque altra cosa), prima accade, poi si verifica. Insomma, come si può verificare un fatto se prima non accade?
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La parola proposta da questo portale, ripresa dal Treccani: sbozzacchire. Verbo che, in senso
figurato, vale "ingentilirsi".
1 commento:
Mi perdoni, caro dottor Raso, ma mi sorprende che si raccomandi l'uso di vocaboli quali "sindaca, ministra, ingegnera, architetta,..." e, nello stesso tempo, si consideri scorretto l'uso del femminile "la sosia".
Cordiali saluti
Ines Desideri
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