Ci piacerebbe che l'Ordine Nazionale dei Medici Chirurghi
"costringesse" - per il "bene dell'italico idioma" - i
suoi iscritti a un uso corretto della
lingua nell'intestazione dei ricettari e dei biglietti da visita. E ci
spieghiamo. Si legge sempre, per esempio, "dott. Caio Sempronio, medico
chirurgo specialista in
cardiologia". Contrariamente a quanto sostengono alcuni gramuffastronzoli si
è specialisti "di" qualcosa, non "in" qualcosa: specialista
di arte antica; specialista di arti marziali; specialista di dermatologia ecc. La preposizione
"in" è adoperata correttamente solo con l'aggettivo specializzato:
medico specializzato in pediatria.
Insomma, in buona lingua italiana, si è "specialista di qualcosa" e "specializzato in qualcosa". Occorre aggiungere, in proposito e per curiosità,
che tanto "specialista" quanto "specializzato" quando
videro la luce nella lingua di Dante furono avversati dai puristi perché
ritenuti francesismi, ma con il tempo hanno ottenuto il pieno riconoscimento
della "cittadinanza linguistica italiana". Si veda qui e qui.
sabato 4 febbraio 2017
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento