Il significato di questo modo di dire è intuitivo e quanto
mai attuale: ricorrere a mezzi
indiretti, per lo piú poco "leali", al fine di raggiungere lo scopo;
oppure, in senso figurato, naturalmente, arrivare al punto "cruciale" di un
argomento, durante una conversazione, solo dopo un lunghissimo giro di parole,
allusioni, sottintesi e simili. La locuzione, va da sé, contiene una buona vena
di giudizio morale negativo. L'espressione è chiaramente una metafora. Le "vie
traverse", infatti, sono quelle trasversali, che costringono a un tragitto
molto piú lungo ma nello stesso tempo permettono di non farsi notare come, al
contrario, avviene percorrendo una strada "dritta", piú importante e,
quindi, piú frequentata.
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La parola proposta da questo portale, non
prettamente di origine italica e non a lemma nei vocabolari dell'uso: trozzo. Sostantivo maschile con il quale
si indica un'accolta di gentaglia, per lo piú armata.
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Roma, rimossa la veranda abusiva sui Fori della Taverna
Ulpia
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Ecco un caso
ambiguo (anfibologia) da evitare: i Fori sono della Taverna Ulpia?
Correttamente: Roma,
rimossa la veranda abusiva della Taverna Ulpia sui Fori
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