lunedì 13 febbraio 2017

Prendere in castagna


Gentilissimo dott. Raso,
ho molto apprezzato il suo libro "Un tesoro di lingua" (consultabile gratuitamente in rete grazie alla generosità dell'editore) dove, oltre alla grammatica, tratta anche alcuni modi di dire. Se ho visto bene non c'è la locuzione "prendere in castagna", cioè in errore. Mi piacerebbe sapere - se possibile - che cosa ha a che fare la castagna con l'errore. Grata se avrò una risposta, e complimenti per il suo meraviglioso blog sulla lingua italiana.
Con viva cordialità.
Laura P.
Lucca
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Gentile amica, troverà la risposta cliccando qui.
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Dito – oltre al plurale femminile dita, c’è anche un plurale maschile diti che si adopera per indicare le dita singolarmente: i diti alluci.
Mica – sostantivo femminile adoperato come particella rafforzativa di una negazione, deve essere sempre accompagnato con il non, altrimenti non nega nulla. Non diremo, pertanto, mica l’ho chiamato ma, correttamente, non l’ho mica chiamato.
Verso – non si costruisce mai con la preposizione di, tranne che, a seconda del gusto di chi scrive, con i pronomi personali: corse verso casa; venne verso (di) noi.

4 commenti:

Otto ha detto...

Gent. Dott. Raso,
ho scoperto recentemente, con mia sorpresa, che la parola “cateratta” indica sia una serie di cascatelle, sia, in oculistica, un difetto del cristallino. “Essere operati di cataratta”, dunque, come si suol dire, non sarebbe un modo corretto di esprimersi. Lei conferma?
Grazie dell’attenzione.
Otto

Fausto Raso ha detto...

Sí, a mio parere sarebbe "piú corretto" operato DI cataratta che ALLA cataratta.
Cordialmente
FR

Otto ha detto...

Forse non ci siamo intesi. Il mio dubbio riguardava l'uso di cateratta/cataratta che i vocabolari da me consultati considerano sinonimi. Anzi, alla voce "cataratta" rimandano a "cateratta".
Cordiali saluti.
Otto

Fausto Raso ha detto...

Sí, i due termini sono sinonimi. Sotto il profilo prettamente etimologico è preferibile - a mio avviso - "cataratta", dal latino "cataracta".