Nel vasto repertorio delle espressioni italiane, alcune locuzioni apparentemente simili celano significati distinti e usi specifici che meritano attenzione. Tra queste, “così così” e “così e così” sono spesso confuse, ma in realtà rispondono a logiche diverse e svolgono funzioni linguistiche ben precise. Comprenderne la differenza non è solo un esercizio di stile, ma un gesto di rispetto verso la chiarezza espressiva e la precisione comunicativa. Saperle distinguere significa padroneggiare non solo la grammatica, ma anche la sottile arte del dire.
“Così così” è una locuzione avverbiale cristallizzata, che si usa per esprimere una valutazione tiepida, intermedia, né positiva né negativa. È la risposta tipica alla domanda “Come stai?” quando non si vuole né lamentarsi né esultare: “Così così”, appunto, significa “né bene né male”. È una formula sintetica, quasi sospesa, che comunica uno stato d’animo incerto, una qualità mediocre, una riuscita parziale.
Si può dire, e.g.: “Il film? Così così. Non mi ha entusiasmato, ma neppure annoiato.” - “La cena era così così: il primo discreto, il secondo deludente.” In questi casi, la ripetizione dell’avverbio “così” rafforza l’idea di mediocrità, di equilibrio instabile tra il soddisfacente e l’insoddisfacente.
Completamente diversa è la locuzione “così e così”, che si costruisce con la congiunzione “e” e assume un valore più descrittivo o strutturale. Qui non si tratta di una valutazione, ma di un riferimento a modalità, esempi o spiegazioni già date o che stanno per essere fornite. È una formula che introduce o richiama un modo di fare, di dire, di procedere.
Per esempio: "Abbiamo organizzato il lavoro così e così"; prima la ricerca, poi la stesura. “Il maestro ci ha spiegato il problema così e così, ma non era molto chiaro.” In questi casi, “così e così” equivale a “in questo modo e in quest’altro”, oppure “in modo approssimativo”, “come segue”, “come già detto”. È una locuzione che apre o chiude una descrizione, che collega il discorso a un contenuto concreto, spesso implicito o sottinteso.
La differenza tra le due locuzioni è sottile ma fondamentale. “Così così” è una valutazione, “così e così” è una modalità. La prima si usa per dire “non troppo bene”, la seconda per dire “in questo modo”. Confonderle può generare ambiguità. Dire “abbiamo fatto così così” può suonare come una critica, mentre “abbiamo fatto così e così” è una spiegazione. La virgola, spesso trascurata, può aiutare a distinguere: “così, così” (con pausa) può suggerire esitazione o incertezza, mentre “così e così” è una sequenza logica.
Per concludere queste noterelle, l’italico idioma offre strumenti raffinati per esprimere sfumature e intenzioni. Saper distinguere tra “così così” e “così e così” significa padroneggiare non solo la grammatica, ma anche la sottile arte del dire. E come sempre, è il contesto a guidare la scelta: così, e così.
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La lingua “biforcuta” della stampa
Le camice nere marciano su Roma
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Il redattore titolista non è riuscito a trovare l’altra “i” per il plurale di camicia.
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C’è un Italia che non si arrende
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Purtroppo si è arresa l’ortografia davanti agli operatori dell’informazione.

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