Da "Domande e risposte" del sito Treccani:
Avrei un'incertezza su “intuire”: ha dittongo o ha iato?
Risposta degli esperti:
Nella parola intuire, -ui- è un dittongo. Per orientarsi rapidamente, rinviamo a una risposta data a un quesito simile qualche tempo fa.
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Ci spiace veramente dissentire totalmente dagli esperti
della prestigiosa e autorevole istituzione Treccani (ai quali invieremo questo
intervento): il nesso "-ui-" del verbo intuire è uno iato, non un dittongo.
Lo iato si ha -- tra l'altro -- dall'incontro di due vocali che si pronunciano
separatamente, con due distinte emissioni di fiato, ed è il caso, appunto, del verbo
"intuire". I vocabolari De Mauro, Garzanti, Sabatini Coletti e
Olivetti, al lemma in oggetto riportano: in|tu|ì|re (come si può ben vedere,
dunque, siamo in presenza di uno iato in quanto le due vocali sono
"separate").
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La lingua "biforcuta" della stampa
Quest'uomo vive con il lupo più grande del mondo: il loro legame è unico
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Non ci stancheremo mai di "ricordare" agli operatori dell'informazione che il mondo non può essere usato come termine di paragone.
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L'uomo più alto del mondo (251 cm) a cena da Sorbillo a Napoli. «Ha ordinato la pizza con l'ananas»
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Inutile ripetere quanto già scritto: come si fa a paragonare ("mettere a confronto") il mondo con qualcuno o qualcosa?
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Ancora...
Si chiama Giovanni ed è l'italiano più ricco del mondo
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)
3 commenti:
Temo che la sua battaglia contro il malvezzo di dire (o scrivere) "il più alto del mondo", "il più grande del mondo", sia persa.
Del resto (provo a cercare di capire l'origine dell'uso del mondo come termine di paragone) tutti dicono "la famiglia più ricca della città", intendendo "la famiglia più ricca tra tutte quelle della città" (non confrontandola con la ricchezza della città); "la ciminiera più alta della zona", intendendo "la ciminiera più alta tra tutte le ciminiere della zona"; "il monte più alto della Calabria", intendendo "il monte più alto tra quelli della Calabria" " l'auto più veloce del mondo", intendendo "l'auto più veloce di tutte le auto del mondo".
Se ben capisco, la preposizione "di", semplice o articolata, negli esempi citati non introduce il secondo termine di paragone, ma il complemento di specificazione.
Gentile Falcone,
per la differenza tra "del mondo" e "al mondo" le segnalo un articolo dell'Accademia della Crusca:
https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/e-il-piu-bello-del-mondo-o-al-mondo/1245
Cordialmente
FR
Gent. dott. Raso,
premesso che sono d'accordo con lei, noto che l'articolo che mi ha segnalato non conclude con un giudizio di scorrettezza per "del mondo". Nel mio scritto di ieri ho solo cercato di evidenziare il motivo della diffusione del partitivo.
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