di Salvatore Claudio Sgroi
1. Un rilievo
Un caro amico e
collega, con riferimento al mio precedente intervento (164. “Papa Francesco
‘non suona il violino’” di giovedì 18 gennaio), con riferimento a Perdonatore, “adoperato due volte nella
sua intervista – avevo scritto – sottolineando l’origine spagnola (“come
diciamo noi”)”, ha osservato che “è registrato anche
nel GDLI [= Grande Dizionario della
lingua italiana del Battaglia] e, se pure con l'etichetta B(asso)U(so), nel
GRADIT; quindi è parola italiana a tutti gli effetti”.
La mia risposta è stata: “Avessi aperto anche il DeMauro scolastico
avrei visto che PERDONATORE è voce del '300 e quindi etimologicamente italiana.
L'ispanismo scatta probabilmente a livello di frequenza BU (per DeMauro e per
me che non l'ho mai usata) ma non in spagnolo”.
2. Vitalità di perdonador
La
vitalità in spagnolo di perdonador è
infatti dimostrata dalla presenza del terrmine nel Diccionario del español della Real Academia Española (anche in
rete), nel Diccionario de uso del
español di María Moliner
(Gredos 1967, 2 voll.), nel Larousse.
Gran diccionario de la lengua española
(20073) e nel Diccionario del
español actual di M.
Seco – O. Andrés – G. Ramos (Aguilar 19991, 20112) 2
voll.), che sotto personador cita due
ess. del 1967: “En Salomón no encontraremos…al hombre de corazón generoso y perdonador,
al estilo de David” e del 1974: “dejaron en la mano de la perdonadora un
rastro difícil de borrar”.
3. Rarità di perdonatore
La rarità in it.
di perdonatore è invece confermata
dall’assenza nella
vocabolaristica scolastica quali il Treccani-Simone 2005, il Sabatini-Coletti
2007-2008, il Garzanti 2017, il Devoto-Oli 2023 (con l’eccezione del DeMauro
2000 e dello Zingarelli 2023, oltre che del su ricordato Battaglia e,
aggiungiamo, del Treccani-Duro 1991 che lo etichetta significativamente come
“ant.”).
La scarsa
vitalità di perdonatore in italiano affiora
ancora a livello d’uso, con un’unica attestazione nel Primo tesoro della lingua letteraria italiana del Novecento 2007 (100 testi del Premio Strega
del cinquantennio 1947-2003), quella di U. Eco Il
nome della rosa 1981:
“falsari di bolle e
sigilli papali, venditori di indulgenze, falsi paralitici che si sdraiavano
alle porte delle chiese, vaganti in fuga dai conventi, venditori di
reliquie, perdonatori, indovini e chiromanti, negromanti, guaritori,
falsi questuanti, e fornicatori di ogni risma, corruttori di monache e di
fanciulle con inganni e violenze”.
E
un’unica attestazione nel “Sole 24 Ore”, “venticinque anni di idee” (1985-2008)
e nessuna
nell’archivio del 2009 e 2010:
“In
questa maratona di santità si è registrata finora una sola falsa partenza,
quella di Silvio Berlusconi, che pure è un gran perdonatore, ne sa qualcosa il
suo staff di ministri” (Ludovico
Besozzi, 28.4.2002). |
La
rarità dell’it. perdonatore rispetto
allo sp. perdonador è ancor più dimostrata,
oltre che dall’assenza nel Grande dizionario
di spagnolo della Zanichelli (2012) e nel Grande dizionario Hoepli spagnolo di L. Tam (III ed.) nelle due
sezioni bilingui, anche –
da tre punti di vista – dal
bilingue Garzanti Spagnolo (2009), che
a) nella sez. It.-sp. omette il
lessema perdonatore, ma b) nella sez. Sp.-it. lemmatizza lo sp. perdonador, ra s.m.,f. rendendolo c) non col traducente perdonatore ma con la perifrasi “persona
(f.) che perdona”.
4. Ispanismo “risuscitato”
In
conclusione quindi se perdonatore è –
etimologicamente – di origine italiana, a livello d’uso – sincronicamente – si
rivela un lessema italiano raro/antico “risuscitato” come “ispanismo” da Papa
Francesco, che lo ha riportato per così dire in “in vita”.
Sommario
1.Un rilievo
2. Vitalità di perdonador
3. Rarità di perdonatore
4.
Ispanismo “risuscitato”
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: faraso1@outlook.it)
Nessun commento:
Posta un commento