Due parole, due, sull'uso corretto di alcuni vocaboli (verbi
in particolare).
Agognare - Questo verbo della prima coniugazione
si può adoperare sia transitivamente sia intransitivamente. Usato in modo
intransitivo avrà l'ausiliare "avere": tutti agognano il successo;
tutti, prima o poi, hanno agognato al successo.
Assalire e assorbire - Entrambi
i verbi - della terza coniugazione - possono avere la forma normale o quella
incoativa: io assalgo o assalisco; io assorbo o assorbisco.
Per quanto attiene al passato remoto di assalire la prima persona, la terza e
la sesta possono essere anche: io assalsi; egli assalse;
essi assalsero. Alcuni coniugatori inseriscono una "i" tra il tema e la desinenza del participio presente: assaliente. Onestamente non capiamo questa forma (che ci sembra errata): la desinenza del participio è "-ente" (non "-iente"). Dall'infinito assalire si toglie la desinenza "-ire" e si inserisce quella del participio (-ente): assalire, assal, assalente.
Attristare e attristire - Verbi
che cambiano di significato secondo che seguano la prima o la terza
coniugazione. Con la prima coniugazione significa "rendere
triste": quello spettacolo lo attrista; è intransitivo e
con il significato di "diventare triste" con la terza coniugazione;
in questo caso prende l'ausiliare essere: Giovanni, davanti a quello
spettacolo, è attristito.
Bèllico e bellíco - I due
termini cambiano di significato secondo la posizione dell'accento. Il primo,
sdrucciolo, con il plurale bellici, è aggettivo e sta per
"guerresco". Il secondo, con accentazione piana, è sostantivo ed è la
forma popolare di "ombelico".
Dito - Sostantivo maschile
sovrabbondante nella forma plurale: le dita e i diti.
Si usa il maschile considerati separatamente: i diti medi; i
diti mignoli.
Giammai - Avverbio di tempo composto con
"già" e "mai" e vale "una qualche volta",
"alcuna volta", con significato positivo, quindi: se giammai lo
incontrassi, gli direi come stanno le cose. Perché abbia significato negativo
deve necessariamente essere accompagnato da una negazione: Filippo non avrebbe giammai immaginato
a cosa sarebbe andato incontro.
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La lingua "biforcuta" della stampa
IL CALCIATORE DELLA ROMA
Nicolò Zaniolo dopo le minacce torna a La Spezia. Ora è
ufficialmente fuori dalla Roma
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Correttamente: alla Spezia. Quando l'articolo è parte
integrante della città e questa non è a inizio frase (l'articolo) si declina.
*
L’India dei sorpassi clamorosi ora vacilla
sotto un maxi scandalo
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In buona lingua: maxiscandalo. I prefissi e i
prefissoidi non richiedono il trattino e si scrivono uniti alla parola che segue.
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Gli amici di Thomas: "Abbiamo dati nomi e cognomi di
esecutori e mandanti ai carabinieri"
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La grammatica non condanna "abbiamo dati" invece
di abbiamo dato, ma in buona lingua è
da evitare.
(Le
immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i
diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)
2 commenti:
Gentile sig. Raso, la seguo sempre e con molto interesse perché dal suo blog apprendo cose che le grammatiche non riportano. Questa volta, però, dissento da lei su "assalisco" perché mi sembra una voce "squisitamente popolare".
Con i migliori saluti
Alessio Trombini
Cortese dott. Raso, "assalisco" mi sembra di uso popolare.
Cordali saluti
Valentino C.
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